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Prince of Persia: The Fallen King - Provato

Un primo sguardo, pennino alla mano, al risultato ottenuto quando un Principe di Persia salta e combatte su doppio schermo.

PROVATO di Ludovica Lagomarsino   —   18/11/2008

E' passato molto tempo da quando Prince of Persia ha fatto la sua comparsa sulle piattaforme di gioco del passato. Era il 1989 quando Jordan Mechnar presentò al mondo il suo platform per Apple II destinato a divenire una delle figure iconiche della storia dei videogiochi. Da allora si creò un brand che nel corso di decenni si è evoluto arricchendosi in stile e contenuti pur perdendo le caratteristiche platform 2D a scorrimento orizzontale che lo avevano reso celebre. Fatto salvo per alcune rivisitazioni, è il Nintendo DS ad accogliere questa moderna versione del Principe di una volta, riportando sul doppio schermo della portatile il rinnovato sapore di meccaniche di gioco mai dimenticate. Dopo averlo visto nelle mani degli sviluppatori, stavolta abbiamo avuto la possibilità di impugnare il nostro pennino e scoprire quali mille e una notte ci possiamo aspettare.

Prince of Persia: The Fallen King - Provato
Prince of Persia: The Fallen King - Provato
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Alla ricerca di un Re caduto... senza cadere

Il gioco, in questa sessione di prova, ci catapulta immediatamente nei panni di un Principe perennemente in pericolo. Il malvagio Ahriman minaccia la Persia ed il regno sta venendo corrotto dal male che divora ogni cosa con la quale viene in contatto. Non esistono solamente il bene ed il male, in netto e chiaro contrasto, ma anche le loro sfumature. A simboleggiare il difficile equilibrio fra l'oscurità e la luce è il misterioso essere che ci accompagnerà ed assisterà nella nostra avventura, il Magus. Sostituendo Elika, in questa versione per DS del gioco, il Magus ci permetterà di superare ostacoli altrimenti impossibili da affrontare grazie al sapiente uso delle sue arti magiche. Parzialmente toccato dalla corruzione, il volto nascosto da una maschera inespressiva, diventerà vitale per sbloccare aree e passaggi altrimenti inaccessibili mentre andremo alla ricerca di Ormazd, il dio della luce. Sullo sfondo di questo scenario il gioco si apre, rivelando uno stile grafico ricco di colori ed un Principe dalle fattezze cartoonesche ed aggressive, nonostante il suo aspetto ingannevolmente pacioccoso, con il suo spadone in una mano ed il guantone ungulato che avvolge l'altra, indispensabile strumento che ci permetterà di lasciarci scivolare lungo pareti impervie ed artigliarle fra un balzo e l'altro per superare notevoli altezze. Nello schermo superiore occhieggia la mappa dei livelli che, essendo ad evoluzione orizzontale, si limita ad indicarci in maniera geometrica il progresso sullo schermo ed alcuni punti di maggior interesse nei vari schemi. Il primo livello fungerà, oltre che da introduzione alla storia, anche e soprattutto da tutorial per permetterci di padroneggiare il sistema di controllo del Principe. Sistema di controllo che si basa quasi unicamente su un concetto di punta e clicca che per la prima volta debutta all'interno della serie, rivoluzionando il genere e rendendo, a dire il vero, l'avanzamento nei livelli davvero molto semplice. L'unico tasto, a comoda scelta dell'utente, è infatti quello che mantenendone la pressione permette di passare al controllo del Magus e sfruttare quindi le sue arti magiche per aprire la via al Principe. Semplici pressioni del pennino sullo schermo, niente sequenze di tasti frenetiche per far agire (e reagire) il personaggio in maniera diversa a seconda della situazione, ci troviamo di fronte ad un sistema semplice in maniera disarmante, impossibile non riuscire a padroneggiarlo in pochi minuti di gioco.

Prince of Persia: The Fallen King - Provato
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Click clack sul touch screen: tutto qua?

La semplicità del sistema di controllo potrebbe essere vista come una penalizzazione, un'eccessiva riduzione del livello di sfida che i platform da che mondo è mondo hanno sempre proposto. Se il nocciolo del gameplay è infatti andare dal punto A al punto B superando una serie di ostacoli di crescente difficoltà, come può restare il gioco divertente se per aver successo non è necessario profondersi in acrobazie da maestri della tastiera ma semplicemente cliccare qui e lì sullo schermo senza essere nemmeno troppo precisi? La risposta potrebbe non essere tanto scontata, mentre la domanda è sicuramente la prima che è sorta nelle nostre menti dopo aver provato i primi minuti degli schemi introduttivi del gioco. In realtà il bilanciamento fra fruibilità ed accessibilità dei controlli sembra essere studiato in maniera magistrale: estremamente reattivi, i controlli non richiedono particolare precisione nell'esecuzione ma sicuramente un buon grado di tempismo. Cliccare è per tutti, ma cliccare al momento giusto sembra essere molto più impegnativo. Là dove non è il tempismo a garantire un buon livello di sfida e la salvezza dalla monotonia, vero grande pericolo di tutti i platform, sono i puzzle ad intervenire per salvare la scena. Molti passaggi non richiedono infatti semplicemente di saltare qui e lì a mò di stambecco fra un macigno ed uno spuntone: bisognerà saltabeccare con intelligenza. Pena l'impossibilità di proseguire nel gioco. Oltre ai passaggi da aprire grazie all'aiuto del Magus, i segreti da scoprire ed i nemici da sconfiggere ci sono infatti passaggi che possono essere superati solamente se ci muoviamo con determinate tempistiche e schemi. Ci vorranno coordinazione e riflessione e qualche passaggio sicuramente ci costringerà ad essere ripetuto più di una volta prima di comprendere in che modo superarlo. L'accumulo di monete d'oro, utili per sbloccare tesori e passaggi, ci permetterà, probabilmente, un buon livello di rigiocabilità. Il backtracking potrebbe diventare una necessità, proseguendo nel gioco, resterà da stabilire se possa diventare un elemento ripetitivo o stimolante per il giocatore. Anche la curva di difficoltà del gioco può risultare in sfida o frustrazione, a seconda del modo in cui verrà gestita. Per scoprirlo attendete la nostra recensione, nel frattempo non possiamo che confermare le impressioni finora avute: le promesse di Prince of Persia: The Fallen King sono davvero interessanti, speriamo che possa mantenerle quando arriverà in versione definitiva nelle nostre console.

Prince of Persia: The Fallen King - Provato
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