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Prisoner of War

Indossate i panni di un coraggioso pilota alleato abbatutto dalla contraerea tedesca nel corso della seconda guerra mondiale. Rinternati nel campo di concentramento di Colditz Castle scoprirete che il futuro dell'umanità dipenderà totalmente dal vostro coraggio e dalla vostra abilità nello sventare un esperimento nazista..

ANTEPRIMA di La Redazione   —   30/04/2002
Prisoner of War
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STOP VIOLENCE

Al contrario della concorrenza non ci saranno armi, devastazione, esplosioni e amenità varie. L’azione sarà lenta e ragionata POW (per gli amici…) può essere considerato un buon mix fra Shenmue e Metal gear, rimanendone comunque ancora distante come meccanica di gioco. Del capolavoro Sega viene ripresa l’impostazione grafica pur non raggiungendone le vette di eccellenza (insuperate ancor oggi), del secondo i momenti di riflessione, di pianificazione e di stealth game. Pare comune che in nessun caso sarà possibile far uso di armi. All’interno del carcere ci si dovrà muovere silenziosi e prudenti ma al momento giusto bisognerà agire. Ci saranno momenti in cui sarà possibile fare determinate cose, altre in cui sarà possibile farne altre. Nei momenti di pausa o di impossibilità all’agire dovremo trovare qualcosa da fare ll’interno del gameplay per poterci rendere le operazioni più facili. Ad esempio sarà possibile interagire con altri prigionieri, che però prima di fidarsi o di concederci i loro servigi o informazioni o aiuto di qualunque genere vorranno qualcosa da noi, qualcosa che ad esempio ci toccherà sottrarre dall’ufficio di qualche nemico e così via.

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I.. A.

Proprio sull’intelligenza artificiale del gioco, gli sviluppatori della Wide Games si stanno impegando al massimo per offrire l’esperienza di gioco più adrenalinica mai vista. Sarà possibile praticamente effettuare qualsiasi spostamento all’interno del castello seguendo le direttive del regolamento interno. Ovviamente al momento giusto si dovrà agire, superando i posti proibiti o i luoghi non accessibili. I soldati reagiranno immediatamente al primo passo falso che noteranno aprendo il fuoco e per noi sarà la fine. POW si candida quindi ad essere un gioco di immedesimazione totale , una sfida non solo contro i nemici, ma anche contro noi stessi, le nostre forze e il nostro ingegno. Pare che spesso sarà necessario improvvisarsi novelli Mc Gyver utilizzando tutto quello che riusciamo a trovare in giro per risolvere determinate situazioni. Insomma un sacco di lavoro per la nostra materia grigia.

Prisoner of War
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CONCLUDENDO…

Dalle prime impressioni il gioco pare veramente interessante, e se tutte le premesse saranno mantenute Codemaster avrà un ennesimo best seller da piazzare fra un toca e un mc rae che ci stanno facendo sbavare tutti! A livello tecnico si nota una cura maniacale nella ricostruzione degli ambienti (per la ricostruzione scenografica sono stati svolti sopralluoghi direttamente sul castello) mentre manca un po’ di cura nella grafica. I modelli dei personaggi sono un po’ troppo squadrati e anche le texture sembrano un po’ scialbine, se confrontate con quanto recentemente Xbox ha fatto vedere. C’è ancora un po’ di tempo per risolvere qualche problemino e della Codemaster noi ci fidiamo tutti, vero!? Fra un paio di mesi sapremo come è andata. Il titolo è previsto anche per PC e PS2 oltre che per Xbox ovviamente. Scusate ma vado a nascondermi…mia madre sta facendo la ronda!! ; -)

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    I WANT TO BE FREE

    La seconda guerra mondiale. Uno dei capitoli più tristi e bui della storia della civiltà moderno continua ad esercitare un fascino senza fine, apparentemente, sui vari game designer che non perdono occasione di ambientare l’ennesimo gioco nel tragico conflitto mondiale . A parte una marea di simulatori di volo d’epoca, nell’ultimo periodo ben due colossal si sono sfidati in questo contesto: sto parlando ovviamente del pluri osannato Return to Castle Wolfenstein e del più reale Medal of Honor: Allied assault.(entrambi per ora disponibili solo in versione pc). Per non parlare dei film di guerra che in questo periodo stanno vivendo una seconda giovinezza (la sottile linea rossa, soldato Ryan, il nemico alle porte, solo per citare i più famosi). Ebbene anche la Codemasters, già forte del suo successo planetario che risponde al nome di Operation Flashpoint (in uscita anche per xbox), ha deciso che il suo prossimo titolo, Prisoner of war, vedrà come teatro di gioco il secondo conflitto mondiale.
    Il gioco ci metterà nei panni di un capitano pilota alleato dell’esercito americano, che viene mandato in Europa ad investigare su strani avvenimenti nei campi di detenzione degli ostaggi. Ovviamente non tutto andrà come dovrebbe e difatti il nostro uomo verrà abbattuto dalla contraerea nemica e fatto prigioniero insieme ai suoi compagni nel terribile campo di detenzione di Colditz Castle, rinomato per la sua inespugnabilità e per la sua mancanza di vie di fuga. Almeno fino al vostro arrivo. Presto ci renderemo conto che in quel luogo c’è qualcosa che va ben oltre il campo di detenzione, e che tutto l’equilibrio del conflitto dipende da un progetto che dovremo cercare di sventare prima di abbandonare il castello maledetto per metterci in salvo.