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Project Resistance: provato il nuovo spin-off di Resident Evil

Al TGS 2019 abbiamo finalmente scoperto Project Resistance, il nuovo spin-off della serie Resident Evil che ripropone l'universo horror di Capcom in un'esperienza multiplayer online

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   12/09/2019

Il trailer diffuso da Capcom a pochi giorni di distanza dall'inizio del Tokyo Games Show aveva dato più di qualche indizio su che tipo di gioco potesse essere Project Resistance, misterioso spin-off della serie Resident Evil, ma l'inizio della fiera giapponese ha confermato quelle che erano le ipotesi più solide. Previsto per PlayStation 4, Xbox One e PC, Project Resistance sarà un'esperienza multiplayer online 4v1, in cui quattro giocatori devono collaborare per sfuggire alle trappole e gli abomini posizionati da un folle Mastermind. Il risultato è qualcosa che, se da un lato ricorda la formula asimmetrica di Evolve e Friday, dall'altro la modella al mondo di Resident Evil con quello che sembra essere un piccolo e poco ambizioso spin-off a fare da antipasto in attesa di un immancabile ottavo capitolo.

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Che Project Resistance sia un progetto minore nell'universo di Resident Evil lo si intuisce da diversi elementi. Dal riserbo che Capcom ha nell'utilizzare esplicitamente il nome Biohazard nel titolo nonostante il gioco sia ambientato nello stesso universo, ad esempio. Ma anche nell'aver affidato parte dello sviluppo a un team esterno specializzato in giochi online. Nonostante questo, Project Resistance propone degli spunti interessanti. La "R" e la "E" evidenziate in rosso nel logo stanno a indicare tanto Resident Evil quanto Room Escape, poiché il gioco sembra a tutti gli effetti un escape the room in salsa horror, in cui i quattro sopravvissuti devono trovare il modo di fuggire dalla struttura in cui sono rinchiusi prima del tempo limite (nel nostro caso erano circa 5 minuti). Giocare dalla parte delle cavie risulta immediatamente familiare: la tecnologia alla base di Project Resistance è la stessa del remake di Resident Evil 2 e controllare i quattro sventurati, pad tra le mani, non differisce molto dal guidare Leon tra le strade di Raccoon City. Ciascuno dei sopravvissuti è però dotato di abilità uniche: c'è un boxer di nome Samuel che fa alto danno da mischia, mentre Tyrone rafforza la difesa dei compagni e sfodera calci dirompenti; Valerie è la curatrice del gruppo, e January è l'hacker capace di disattivare le telecamere attraverso cui il Mastermind può tenerli d'occhio. Quest'ultimo è senza dubbio l'elemento più caratteristico di Project Resistance, e quello che differenzia questo spin-off multigiocatore dal resto della serie.

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Nei panni del Mastermind, il giocatore ha una mappa dalla quale controlla in tempo reale gli spostamenti dei sopravvissuti, gli oggetti di interesse e la posizione delle numerose telecamere. Proprio attraverso le telecamere, il Mastermind può controllare le singole stanze e posizionare le trappole, spendendo dei punti risorsa che si ricaricano piano piano nel tempo. Per ciascuna stanza ha a disposizione una manciata di ostacoli che può posizionare, rappresentati come se fossero delle carte con dei costi di attivazione variabili in base alla pericolosità. Si va da trappole incendiarie a tenaglie che rallentano i giocatori, da classici zombie a cani non morti, fino ad arrivare all'enorme Tyrant che si è visto nel trailer e che rappresenterà per il quartetto di sopravvissuti un vero e proprio boss da eliminare prima che possa fare troppo danno. L'obiettivo principale del Mastermind è quindi quello di riflettere su come spendere le risorse per posizionare strategicamente le diverse trappole: magari si può inserire una trappola esplosiva alle spalle di uno zombie, sperando che il giocatore venga distratto dalla presenza della creatura e ci finisca esattamente sopra. Oppure si possono far apparire gli zombie in determinate stanze, così da influenzare gli altri giocatori a seguire un percorso alternativo fino a, almeno idealmente, ritrovarsi con le spalle al muro. Se poi le cose si mettono davvero male, il Mastermind può decidere di controllare direttamente una delle creature che ha posizionato nella struttura, che sia uno zombie o un Tyrant.

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È una scelta rischiosa: da un lato gli permette di essere molto più pericoloso e imprevedibile, sfruttando le diverse abilità degli zombie e del Tyrant per cercare di mettere K.O. uno o più giocatori; dall'altro distoglie momentaneamente la sua attenzione dalla mappa e dalla necessità di tenere sott'occhio tutti i giocatori. Nel caso uno dei sopravvissuti dovesse morire la partita va ovviamente avanti, ma se il tempo a disposizione giunge al termine, e i giocatori non hanno ancora trovato l'uscita, allora il Mastermind avrà vinto la partita. Portando a termine piccoli incarichi e disattivando con successo le trappole, vengono aggiunti secondi preziosi al conto alla rovescia (viceversa, se si viene colpiti, si perdono secondi): sembra un dettaglio da poco ma stimola i giocatori a collaborare e dividersi i compiti esattamente come si fa in un escape the room. Un paio di persone possono cercare le chiavi per aprire le porte, mentre altre due tengono a bada gli zombie e cercano di risolvere qualche compito per aumentare il tempo a disposizione. Sia che si gioca nei panni del Mastermind o in squadra con altri sopravvissuti, Project Resistance sembra avere qualche spunto interessante, sebbene non sia ancora chiaro cosa intendono fare gli sviluppatori per aumentare la longevità del gioco attraverso nuovi contenuti che stimolino a continuare dopo le prime confuse partite. Una parentesi infine sulla componente grafica che, nonostante l'utilizzo dello stesso motore di Resident Evil 2 Remake, appare infinitamente meno al passo coi tempi, complice ovviamente la natura online del progetto e le sue ambizioni più contenute.

In attesa che la beta di Project Resistance abbia inizio nelle prossime settimane, lo spin-off della serie Resident Evil parrebbe essere un progetto decisamente contenuto e poco ambizioso, ma con qualche spunto tutto sommato interessante anche in relazione ad altre esperienze multiplayer asimmetriche già disponibili sul mercato. Per ora senza neanche un periodo d'uscita, è chiaro che il gioco Capcom debba ancora maturare e soprattutto trovare un modo per rendere l'esperienza online sempre fresca e interessante.

CERTEZZE

  • Ogni giocatore ha abilità uniche e un suo ruolo particolare
  • Diversi spunti interessanti per un progetto più contenuto
  • Divertente da giocare sia da una parte che dall'altra

DUBBI

  • Tecnicamentre abbastanza arretrato
  • Riuscirà ad appassionare per più di qualche partita?