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Ritorno all'E3 (atto I)

Riflessioni variegate, e a tempo debito, post fiera.

DIARIO di La Redazione   —   02/07/2004

Ho finito solo adesso di digerire l'ultimo E3 (burp... scusate). Ci ho messo un mesetto e mezzo, e dire che non era la prima volta, ma ogni anno ci vuole un po' più tempo per assimilare le novità. E con l'età son diventato un po' più riflessivo, per cui meglio qualche giorno in più che sparare giudizi a caldo. Per cui ho deciso di prendermi qualche Diario per parlarne e dare un po' di pareri. Le novità del resto son state parecchie, ma sebbene non mancherò di parlare di PSP e DS, novità Xbox e quant'altro, parto oggi da un titolo di cui si è scritto e letto troppo poco. Il web è pieno di fiumi d'inchiostro digitale sull'ennesimo clone e sull'ennesimo gioco su licenza (sprecata): unica, magrissima consolazione, per accedere alla postazione di gioco (una sola, e che diamine...) bisognava fare una discreta fila e perderci una mezz'oretta buona, segno che qualcuno che ne capisce di videogiochi ancora c'è, anche all'E3. Vabbè, la pianto di fare il misterioso, il gioco in questione è Gradius V, parto della felice unione Konami-Treasure, e l'ennesima conferma - come se ce ne fosse ancora bisogno - che i tizi di Treasure sono semplicemente dei geni. La cosa che più colpisce è come si sia mantenuto inalterato lo stile e l'appeal classico della serie, tanto che questo quinto capitolo è forse quello che più di ogni altro si avvicina allo spirito originale delle versioni a 8bit, pur rinvigorendone il gameplay con una sana iniezione di azione in classico e inconfondibile stile Treasure. Il sistema di gioco è sempre lui, con la scala dei power up tra cui scegliere, laser, missili e option svolazzanti, eppure la mano dei geniacci nipponici si sente, eccome se si sente, anche provando solo i due stage, piuttosto lunghi, della demo E3. Presentazione grafica al top e modalità a due giocatori da piangere per la commozione, oltre a un livello di difficoltà incredibilmente umano per una produzione Treasure ma sempre ottimamente calibrato (ma non mancherà di certo una livello tosto da veri hardcore). Detto in breve: era uno dei migliori titoli all'E3 di quest'anno, e non si discute.
Se vi piacciono gli sparatutto, anzi no, i videogiochi, mettetelo bello in alto sulla lista della spesa. E se non avete una PS2 metteteci pure quella.

Mauro "Skyrise" Fanelli, responsabile editoriale area Console