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Star Wars: La Guerra dei Cloni

L'immancabile videogioco dedicato al secondo film della nuova trilogia Lucasiana: tutto ciò che c'è da sapere su La Guerra dei Cloni nella nostra review

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   10/02/2003
Star Wars: La Guerra dei Cloni
Star Wars: La Guerra dei Cloni

Cominciata la Guerra dei Cloni è

Sembra dialetto sardo, ma è la frase riportata sul retro della confezione italiana con tanto di firma in calce, Maestro Jedi Yoda. E in effetti l'atmosfera da "vera" guerra dei cloni ci sarebbe tutta (ekkome ekkekà) vista la mole assolutamente impressionante di roba che si agita su schermo, e sottolineo assolutamente impressionante. Le sessioni a bordo di veicoli vi vedranno immersi & sommersi in un caos che ha dell'incredibile, fra gunship, tank, camminatori e speeder di qualsivoglia fatta e dimensione, un dannatissimo brulicare nel quale ne prenderete e darete a destra ed a manca, seguendo peraltro il vostro peculiare obbiettivo che vi sarà costantemente (mamma) ricordato, con tanto di voce nasale (odiosa) e direi quasi con una certa arroganza anche allorché andrete ad impersonare il venerabile maestro Windu, ovvero il pelatone impersonato da Samuel L. Jackson nella stupenda pellicola ("un per favore sarebbe carino": indovina la citazione).
La varietà dei veicoli (e creature) sui quali poserete le chiappe è ragguardevole: si parla di oltre 30 unità da combattimento, dal camminatore AT-XT, ai gunship della Repubblica, dal velocissimo motorspeeder militare a quella specie di cane del Maru, una creatura nativa del sistema Kashyyyk addomesticata dai leggendari Wookie! Come già abbondantemente anticipato alle "canoniche" fasi di targeting/shooting impostate sui soliti obbiettivi da raggiungere (abbatti questo, scorta quello), si alterneranno fasi in stile slash'em-up nelle quali, come forsennati, spippolerete sugli opportuni tre tasti atti ad affettare orde di nemici, lanciargli contro la spada laser (effetto boomerang) e farli volare via con la sola imposizione delle mani, come diceva il mago Oronzo. Anche qui il "brulicare" è davvero ragguardevole, ed oltre alla già citata feature prima persona/terza persona, sarete ben felici di sapere che potrete impersonare Anakin Skywalker, Obi-Wan Kenobi o il già citato Mace Windu. Completa il quadro dei "meriti" un comparto grafico caratterizzato da una qualità sorprendente del texture mapping, un polygon count da tanto di capello, una trasposizione veramente buonissima dei vari veicoli, oltremodo curati. Ah, dimenticavo... Il sound track è sempre quello e mi sono piaciuti molto i Menu animati...

Star Wars: La Guerra dei Cloni
Star Wars: La Guerra dei Cloni

Cosa c’è che non Va?

In primo luogo è troppo alto il prezzo da pagare per quella mole ragguardevole di poligoni in scena: il frame rate è veramente bassissimo e ben disposto anche a scendere ulteriormente. Inutile dire che per render giustizia alla guerra dei cloni, un engine ben più dopato sarebbe stato quantomeno indispensabile. Qualche contromossa è stata presa, tipo un bell'effetto di motion blur allorché andremo ad accendere il boost del veicolo in nostro possesso, ma giuro che girare a 360° (cosa molto frequente) vi creerà la famigerata sindrome del mal di mare... Come dire: solo per stomaci robusti! Come seconda detrazione non posso che puntare il dito contro una ripetitività cronica delle azioni che sarete chiamati a compiere: 16 missioni ambientate in 6 mondi appartenenti al leggendario universo di Star Wars non sarebbero nemmeno un brutto biglietto da visita, ma "vista una, viste tutte", quello è il guaio... Inoltre il software è prodigo di munizioni ed energia da elargire, il che si traduce in un livello di difficoltà settato decisamente verso il basso.
E quello che doveva essere un piacevole diversivo atto a smorzare la ripetitività delle sessioni "in sella", ovvero il redivivo lanciarsi in scontri corpo a corpo, non fa che smorzare ulteriormente gli entusiasmi vista la sostanziale indecenza che ne contraddistingue il gameplay, per non scomodare troppo l'ignobile realizzazione tecnica retrostante (animazione, che ossessione). E' palese che la fase slash'em-up sia stata inserita in un secondo momento e con una certa frettolosità forse nell'intento di rendere il tutto meno monotono e lineare, ma anziché tirar su le sorti del titolo, a mio avviso, gli dà solo il colpo di grazia, affossandolo definitivamente ed inesorabilmente.

Star Wars: La Guerra dei Cloni
Star Wars: La Guerra dei Cloni

Commento

La Guerra dei Cloni si presenta ai nostri occhi e orecchie esercitando tutto il fascino della rappresentazione del film a prima vista perfetta. A prima vista, perché poi sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda il gameplay rivela le proprie pecche di titolo che deve rispettare le date di consegna e che fa riferimento ad una licenza famosa.
Tirando una riga, impazzite per l'universo di Star Wars? Impazzite per Episodio II? E' disponibile il DVD: compratelo e moltiplicatevi.

Pro

  • Buon feeling e background
  • Sorprendente varietà di veicoli
  • Torna il multievento
  • Vera e propria orgia poligonale
Contro
  • Engine col singhiozzo
  • Gameplay rigido e precotto
  • Tediosa ripetitività di fondo
  • Le fasi Action non funzionano

Mi Ritorni in Mente, Brutto come Sei…

Immettendosi idealmente in quella scia che vide approdare i tie-in della prima trilogia di Star Wars su Super Nintendo, LucasArts torna al multievento per salutare l'adattamento digitale di Episodio II alle potenzialità tridimensionali di GameCube. Factor 5 lascia il comando delle operazioni a Pandemic Studios e, come succede per alcuni collant, puoi pacificamente dire che la differenza si vede, si sente, si tocca... Non solo e non tanto per un'ossatura di gioco che dal puro shooting propostoci dai due Rogue Squadron e Battle for Naboo, torna oggi al multievento con sessioni a bordo di veicoli alternate ad altre in pura costumanza action (Shadows of the Empire docet), quant'anche per il generale impaccio di fondo che contraddistingue sia le une che le altre. Apro parentesi. Spero vivamente che Factor 5 abbia passato la mano perché impegnata nel pluriposticipato spin-off di Turrican. Chiudo parentesi.
Dicevamo... Ah, si, giusto, dicevamo che finalmente torniamo ad usare un bel Jedi a piedini che affetta tutti, ed abbiamo tirato in ballo Shadows of the Empire, perché? Si, proprio perché come nel (giustamente) dimenticato primo Star Wars a 64 bittozzi, in qualsiasi istante potremo avvicendare la nostra visuale: first-person/third-person, bello no? No... Ehm, appunto... Prima di analizzare il gioco perdonatemi una malevolenza: credo (spero) che la necessità di poter trasfigurare in qualsiasi istante il nostro Action in FPA, derivi tanto dalla bruttura delle animazioni dei characters principali, quanto dalla magnanimità dei programmatori che se ne sono accorti, rimediando così in parte; togli il dente il male passerà, metti in soggettiva e quell'obbrobrio che stai controllando sparirà... Baciamo le mani...