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StarCraft II - Intervista con Dustin Browder

Scambiare un paio di battute con il lead designer di StarCrat 2 non è una cosa da tutti i giorni...
Oggi evidentemente è una giornata speciale!

INTERVISTA di Andrea Moi e Umberto Moioli   —   12/03/2008
StarCraft II - Intervista con Dustin Browder
StarCraft II - Intervista con Dustin Browder
StarCraft II - Intervista con Dustin Browder

Multiplayer.it:Quanto è importante il supporto dei “pro gamer” per voi?
Dustin Browder:Sono molto importanti. Ci teniamo particolarmente agli e- sport perchè pensiamo che possano avere un grande successo anche in diretta o in televisione e crescere di popolarità con il tempo. Per questo supportiamo i giocatori in modo intensivo e gli chiediamo di mostrare le loro abilità al meglio.

Multiplayer.it:Quale razza consigli a chi si avvicina a StarCraft per la prima volta? Non sono tutti pro gamer...
Dustin Browder:La razza più semplice da utilizzare, nel senso che si capisce cosa stanno facendo i propri soldati, sono i Terrains: hanno i carri armati e i marini con i fucili, non c'è molto da spiegare su di loro dal punto di vista teorico. Ma in assoluto credo che i Protoss siano meglio perchè perdonano più errori, hanno gli scudi che aiutano molto.

Multiplayer.it:A che punto dello sviluppo è il gioco?
Dustin Browder:Non risponderò direttamente alla domanda, insomma è lì da provare per capire a che punto è (sembra in stato veramente avanzato, da rampa di lancio; NdR), ma è difficile dirlo, lo abbiamo già fatto e quindi smontato pezzo per pezzo sei o sette volte, deve essere perfetto sotto ogni punto di vista e non abbiamo fretta.

Multiplayer.it:Grazie mille, alla prossima magari a giugno durante il vostro evento a Parigi
Dustin Browder:Grazie a voi, sperando di farvi vedere qualcosa di esaltante anche in quell'occasione.

StarCraft II - Intervista con Dustin Browder
StarCraft II - Intervista con Dustin Browder
StarCraft II - Intervista con Dustin Browder

Il vantaggio di provare un videogame direttamente dove viene sviluppato è quello di essere a strettissimo contatto con tutti i personaggi che ne possono vantare in qualche modo la paternità.
Tra una partita e quella successiva a StarCraft II è stato quindi possibile incontrare Dustin Browder, l'uomo che più di tutti può vantarsi di aver ideato le nuove meccaniche e le principali innovazioni del gameplay, ecco cosa ci ha detto:

Multiplayer.it:Ciao, presentati ai nostri lettori
Dustin Browder:Ciao, sono Dustin Browder, lead desiger di StarCraft II.

Multiplayer.it:Quanto è difficile sviluppare Starcraft II dopo undici anni dall'originale?
Dustin Browder:Molto, molto difficile. È una grande sfida perchè le attese sono altissime e gli standard qualitativi da rispettare molto severi. Dobbiamo assolutamente riuscire a non tradire i nostri fan più affezionati, che sono davvero tantissimi.

Multiplayer.it:E per te nello specifico, per il lead designer qual'è la sfida principale?
Dustin Browder:Ce ne sono parecchie, è difficile scegliere. Diciamo che bisogna decidere cosa mantenere del passato e cosa invece cambiare, facciamo spesso delle riunioni per decidere quanto profondi debbano essere i cambiamenti e come non deludere nessuno. È veramente impegnativo.

Multiplayer.it:La novità del giorno è la fazione degli Zerg, che torna con parecchi cambiamenti. Facci un breve riassunto su di loro.
Dustin Browder:Sono una razza aliena che non usa armi o veicoli, semplicemente sfruttano il loro corpo per attaccare il nemico; sono rapidi e si muovono in grande numero, inoltre hanno una certa flessibilità che gli permette di adattarsi alle situazioni più disparate e cambiare strategia dinamicamente.

Multiplayer.it:Quale delle nuove unità rappresenta al suo meglio la filosofia degli Zerg?
Dustin Browder:Direi i baneling, sono piccoli e portano del veleno, inoltre esplodono al contatto con il nemico e colpiscono velocemente. A volte sembra di averne uccisi moltissimi e ci si accorge solo dopo quanti danni hanno procurato, possono davvero decidere il destino di una battaglia.