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[TGS 2002] Lineup Konami

Konami apre la porte a Joypad.it e mostra con grande orgoglio una delle migliori Lineup del TGS 2002. Vediamo insieme di scorprire cosa ci aspetta nei prossi mesi dalla casa del mitico Solid Snake...
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APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   27/09/2002

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Z.o.e. 2

Kojima San è uno dei grandi dell’ambiente videoludico, acquistando fama anche fuori dal recinto videoludico, come forse nessuno ha mai fatto o non è riuscito (mi riferisco al mio idolo Suzuki Yu). Circa due anni fa, Kojima e un il suo amico Suyo Murata, che poi è l’ideatore del famosissimo “lovegame” Tokimeki Memorial, decidono di lavorare a un progetto nuovo e spettacolare, che avesse dietro una storia estremamente solida e profonda. Uscì così Z.o.e., gioco di megarobottoni ambientato nelle colonie terrestri del nostro sistema solare. Io ho particolarmente apprezzato il titolo – per altro ho curato la traduzione della versione italiana – nonostante la semplicità e la lunghezza inadeguate. Al TGS è stato presentato il seguito, e le cose si sono fatte realmente più serie. Prima di tutto la grafica, e la PlayStation 2 stupisce ancora: i robot sullo schermo sono aumentati in maniera esponenziale, il motore particellare è incredibile, le esplosioni, il fumo, sembra veramente di giocare a un cartone animato. I personaggi sono aumentati di numero: oltre alle vecchie conoscenze, ci sono nuovi mech, piuttosto inquietanti, e alcuni di vecchi ora controllabili (il nepthis di Viola); tutti i robot hanno nuove modalità d’attacco, di cui però non è stato mostrato niente.
Infine, la storia prosegue quella del predecessore - si continua quindi sulle colonie di Marte - e il gioco è tre volte più lungo del predecessore. Sembra un capolavoro, tenetelo d’occhio: in uscita nel primo trimestre 2003.

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Metal Gear Solid 2: Substance

Chi non ha giocato Metal Gear Solid? Forse il miglior titolo dello scorso anno, per me a pari merito con Devil May Cry, mi ha fatto veramente addannare per capire la storia, già di per se complicata, figurarsi in giapponese. Sta di fatto che la Konami ha pensato bene di riproporre il tutto con qualche aggiunta, o meglio 300 nuove aggiunte. Mi riferisco alle missioni VRT, già note al grande pubblico per la precedente release su Psx. Mi riferisco a tante piccole missioni tipo “fai il percorso in breve tempo”, “Uccidi quei nemici” e altre più assurde, tipo il personaggio (Snake o Raiden) che deve sfuggire ai soldati per l’occasione diventati enormi. Andremo anche sullo skateboard, come visto in giro per le fiere? Alla domanda, i miei amici della Konami fanno le facce, quindi non è da escludere.

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CONTRA

Il vecchio Bill Lizar frequenta le console da parecchi anni, Game Boy, NES, Megadrive, Super Famicom, e chi se lo scorda. Dopo tanti anni quindi, la Konami ci ripresenta una nuova versione per la PlayStation 2. La prima cosa che viene all’occhio è che si è pensato di non trasformarlo in una sottospecie di FPS o platform 3d, ma di mantenere una struttura 2D, con poligoni al posto degli sprite. (Urge quindi una breve dichiarazione: ridateci il 2D, ha ancora tanto da dire!). Il gioco è ambientato su un pianeta alieno, oppure sono gli alieni che hanno invaso un pianeta, insomma ci sono un sacco di super mostri umanoidi che il nostro eroe Bill, questa volta in compagnia di nuovo partner, Lucia, dovrà sterminare. Il gioco è definibile come uno sparatutto a scorrimento multidirezionale, ossia il personaggio va a destra e sinista, su o giù, ammazzando i nemici: fino a che non si sarà eliminata una tot quantità di elementi, non si potrà proseguire. Il sistema di combattimento è cambiato, avendo il giocatore accesso a tre tipi di attacco fin dall’inizio del gioco: nel demo presentato, dove si poteva giocare il primo, enorme stage, si avevano a disposizione un lanciafiamme, un più comune fucile e un lancia granate. Ovviamente andando avanti sarà possibile potenziare il tutto per arrivare a livelli distruttivi notevoli, anche perché, a vedere il primo stage, nel gioco ci saranno una quantità immonda di cose da distruggere. Nella mia sessione di gioco ho ammazzato robot, fatto saltare astronavi, surfato su uno snowboard e infine eliminato una specie di topo-cane gigante fatto di materiale organico veramente disgustoso. Sinceramente, sono rimasto molto colpito dal gioco, ma soprattutto Contra possiede quell’atmosfera magica tanto ricercata oggi dai nostalgici: frenetico, facile da giocare, è proprio un titolo arrivato dai migliori ricordi del passato. Ottimo lavoro Konami, nei negozi a novembre.

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CONTRA GBA

L’emulatore hardware più famoso del mondo, ripropone un mix delle versioni Super Famicom Megadrive, quindi un super mix di Contra rieditato in un gioco. La versione Ps2 ripropone il vecchio Contra in una veste rinnovata, quindi la versione originale non può che essere altrettanto fantastica. In uscita il prossimo novembre.

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Silent Hill 3

Il gioco della paura! Io ho sempre avuta molto timore dei silent hill, per colpa degli strani mostri che ci infilano sempre dentro. Nel terzo capitolo della serie ci troveremo a prendere i panni di Heather, per risolvere i misteri dei morti e dei “cosi” (non saprei come definire quegli ammassi organici ambulanti che circolano per lo schermo) del gioco. Il filmato introduttivo e i primi stage sono inquietanti, ambientati in un luna park abbandonato e già abbiamo capito la situazione. La storia è connessa in qualche modo ai capitoli precedenti, introducendo comunque nuovi personaggi e mostri. Due quelli mostrati in fiera: Closet, un umanoide con due massi al posto delle braccia e un volto tumefatto a forma di cono, e double head, un super topocane bifronte. Nel demo potevamo sparargli con un fucile o con un Uzi, ma soprattutto abboffarli di mazzate con un tubo di ferro, il che riempiva di gioia.
Provare un adventure per qualche minuto in una fiera non permette un giudizio sobrio, quindi posso solo confermare la continuità tecnica e non con agli altri capitoli della serie. In uscita il prossimo anno.

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K-1 Grand Prix e K-1 Grand Prix Pocket 2

Visto che ne escono a bizzeffe e in fiera ne hanno pure presentati tanti, ho pensato di dedicare un piccolo spazio a un gioco di catch- boxing-street fight, disciplina sportiva che in Giappone riscuote un discreto successo. Il K-1 Grand Prix è il più famoso torneo di botte pseudo libere che si fa in Giappone il dicembre di ogni anno: lottatori di tutto il mondo combattono una specie di thai boxing sul serio, facendosi a volte molto male (ultimamente un combattente è morto per qualche minuto…). La Konami, che sappiamo molto attiva sul settore sportivo, ha deciso di realizzare un titolo sul torneo, ed eccoci qua: più di venti personaggi nel gioco, tutti reali combattenti, motion capture realizzato dai protagonisti, tante mosse, grafica dignitosa. Chi sono i personaggi? Gente del calibro di Mark Hunt, Jan “The Giant” Nortje o Remy Bonjaski. L’impostazione dei combattimenti è simulativa, quindi ho trovato il gioco un po’ noiosetto. Diversa invece la versione game boy, bidimensionale fumettosa, con un sacco di mosse speciali molto divertenti. Che dire, per gli appassionati.

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Evolution Skateboarding

Uno dei pochi per GC (e PS2) presentati in fiera, forse il primo di cui parlo nei miei report, ES è un gioco sportivo dove si oltre ad eseguire le ormai inflazionatissime spericolatezze sullo skateboard , si fa a botte con gli altri, si scappa da tir in corsa, si combatte con ragni giganti; credo che il genere stia ormai per esaurire la sua funzione. Fatto strano, il primo esce a fine anno e dopo qualche mese ne esce un seguito, presentato lo stesso in fiera, apparentemente molto più bello. Ho chiesto alle persone della Konami il perché di un’operazione fondamentalmente suicida – uno compra il secondo e non il primo - mi hanno risposto che i titoli sono diversi in quanto il secondo punta più sulle missioni e sullo stile fantascienza, permettendo al giocatore di fare cose irreali tipo tricks che lo skateboard prende fuoco e utilizzare psicopatici come un emulo di Jason di Venerdi tredici, con tanto di motosega a tracollo.

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Gli altri

A titolo informativo, nominiamo gli esclusi. Silent Scope 3, per PS2 e Game Boy, niente di nuovo. Disney Sport Snowboarding per GC e GBA: io odio i personaggi Disney, quindi sono un pelino prevenuto; di fatto il gioco è uno dei tanti. Tony Hawk Pro Skater 3 (basta), Pop’n’ music 7 (basta!!) , il seguito di un nuovo gioco di “danza- botte” dove si balla facendo mosse di kung fu (bastaaa!!!), Infine, Spiderman 2 per PS e tanto altro ciarpame neanche degno di menzione. Una menzione anche per i giochi su telefonino, ormai arrivati a livello incredibile. Date un’occhiata alle foto (c’è n’è una di Salamandre significativa….).

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KONAMI

Che faticaccia! Lo stand Konami, oltre alle proprie produzioni, ospitava nel proprio stand anche altre software house, nello spazio più grande della fiera. Come già accennato da qualche parte, la produzione Konami esclude l’Xbox. Allo stato delle cose, un solo gioco, Metal Gear Solid – si vociferava di un Metal Gear Solid X – è in sviluppo per la console di Billo. Avendo ancora MGS2 Substance da vendere, è di facile comprensione la sconvenienza di un accavallamento di prodotti, quindi l’assenza in fiera. Ma quello che ci chiediamo tutti è, l’Xbox ha bisogno della Konami? m****cci! Senza preoccuparci delle altalene di mercato, chi non vuole giocare a Winning Eleven, Metal Gear Solid, Z.O.E., Sllent Hill, Contra etc. etc., con la grafica spaziale dell’Xbox e, perché no, online con gli amici? Infine, quando uno dice Konami, automaticamente dice Hudson, Takara e Genki, ossia Bomberman, RPG e giochi di macchine, quindi una bella fetta di produttori che non producono per la console…..
Anche con la Nintendo il rapporto della Konami è un po’ freddo, mancando i grandi nomi sul Game Cube, mentre comunque viene supportato alla grande il GBA. Ascoltate il mio consiglio: tagliate la testa al toro e compratevi tutte le console, così uno è tranquillo (niente paranoie sui soldi, risparmiare un migliaio di Euro in un paio d’anni non mi sembra impossibile….). Nota: un ringraziamento speciale a Mimura, Oinuma, Nakahara e Yokoshima San, che mi hanno seguti, accompagnato e spiegato tutto quello che c’era da sapere, ma soprattutto perché hanno letteralmente ribaltato lo stand a caccia dei miei occhiali perduti…