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The Nazi Horror Picture Show

Wolfenstein è uno di quei giochi che o si amano o si odiano a causa della sua formula che unisce storia, fantastoria e metafisica.

ANTEPRIMA di Alessandro Milini   —   02/06/2009

Previsto per l'estate 2009, Wolfenstein è l'erede del primo vero sparatutto tridimensionale, quel titolo di id Software che oggi possiamo dire, con assoluta tranquillità, di aver fatto la storia. Aggiornato alla grafica attuale Wolfenstein non fa gridare al miracolo e in molti potranno criticarne alcuni aspetti, ma è la sua immutata giocabilità a farne un vero campione.

The Nazi Horror Picture Show

L'ambientazione è ormai tradizionale, si tratta di esplorare dungeon, fortezze e luoghi tetri e misteriosi a causa della guerra che sconvolse l'europa e il mondo negli anni '40. Ebbene sì, Wolfenstein è ambientato nella Seconda Guerra Mondiale ma non vuole assolutamente ripercorrerne fedelmente la cronologia, anzi. Il suo mix di esoterismo e fantastoria infatti, lo rende più simile ad alcune pellicole cinematografiche.

Un grande classico

Durante la presentazione gli sviluppatori hanno azzardato un paragone che potrebbe far saltare qualcuno sulla sedia ma che calza a pennello: è come mescolare le pellicole con protagonista Indiana Jones e Salvate il soldato Ryan.
Wolfestein è proprio così. Lontano dalle raffinatezze di titoli come Call of Duty ha un suo fascino proprio perché è Wolfenstein, perché nonostante sia ambientato nella Seconda Guerra Mondiale è possibile utilizzare un cannone a particelle per eliminare un mutato alto tre metri, sfruttare poteri paranormali particolari e così via. Rispetto agli altri titoli della serie sono però state introdotte alcune novità come il "veil", una particolare dimensione che permette all'agente segreto dell'O.S.A. (Office of Secret Actions) B.J. Blazkowicz di muoversi più velocemente nello spazio-tempo evitando proiettili e altre minacce alla sua incolumità. Questa dimensione gli permette poi di vedere passaggi segreti e oggetti che, nella nostra dimensione, risultano invisibili. Il gioco ruota attorno alla possibilità di controllare questa particolare dimensione, riuscendo a sfruttarla in modo da distruggere, una volta per tutte, la minacia nazista. Durante la nostra visita allo stand abbiamo potuto provare un livello e dobbiamo ammettere che il gioco ha delle ottime potenzialità, soprattutto per chi ha giocato e apprezzato i titoli precedenti.

The Nazi Horror Picture Show

Il livello grafico è soddisfacente ma è la fluidità a sorprendere. Nonostante la presenza di molti oggetti e personaggi, infatti, non abbiamo notato particolari difetti e siamo riusciti a muoverci con disinvoltura nel livello anche grazie a una disposizione dei comandi davvero ottimale per questo genere di gioco. Il gioco è atteso per il 7 agosto in America, è probabile che in Europa, complice il periodo, potrebbe slittare a settembre. Le piattaforme previste sono PC, PlayStation 3 e Xbox 360.

CERTEZZE

  • Nuova profondità alla serie
  • Mix horror e fantascienza interessante

DUBBI

  • Tecnologicamente arretrato