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THQ Gamer's Day 2008 - Coverage

THQ Gamer's Day 2008: nella ventosa San Francisco tra alieni imbizzarriti, creature mortali e chitarristi guerrieri!

APPROFONDIMENTO di Matteo Santicchia   —   17/04/2008
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De Blob

Il simpatico platform di Blue Tongue Software, sotto la superficie di giochino dalla grafica fumettosa in cui si deve saltare di palazzo in palazzo, colorando nel frattempo i grigi caseggiati, cela una storia di oppressione e dura lotta per la libertà. In quanto membro della Color Revolution, il nostro alter ego, ovvero una palla rimbalzante grondante vernice, deve combattere la tirannia della INKT Corporation, che come in Yellow Submarine, ha rubato tutti i colori del mondo. La città, composta di 10 livelli, mano a mano che si progredisce nel gioco, diventerà quindi sempre più colorata, così come la musica, che diventerà sempre più complessa all'aumentare dei colori utilizzati. Ovviamente non basta semplicemente saltare a caso tra i palazzi per terminare il gioco, ma bisognerà affrontare delle missioni, molte delle quali a tempo, saltare in testa ai nemici avversari, oppure mischiare i colori per ottenere quello necessario per completare un certo obiettivo. Per fare ciò le aree di gioco sono disseminate di fontane per acquisire i colori primari, così come di vasche dove perderli per tornare candidi come a inizio livello, anche perchè un gelatinoso inchiostro nero può rallentare i nostri movimenti.
I controlli assumono quindi una particolare importanza, e senza ombra di dubbio funzionano piuttosto bene, rendendo l'esperienza di gioco molto divertente, frenetica e immediata. Basta semplicemente scuotere il Wii-mote per saltare, e contemporaneamente usare lo stick analogico per direzionare la palla quando si è in aria. Gli altri tasti del nunchuck e del remote ci vengono in aiuto per centrare la camera (tasto C), operazione necessaria vista la ricorrenza di momenti in cui la telecamera nasconde il nostro blob, ma soprattutto per muoverci speditamente verso alcuni obiettivi precedentemente segnalati (tasto Z). Un altro plus del gioco è il multiplayer, fino a 4 giocatori in split screen, con modalità molto ben congegnate come quella in cui, in un dato lasso di tempo bisogna colorare più strutture possibili, rubando i colori dei propri avversari e facendo attenzione a non essere "sbiancati" dagli stessi. Graficamente, De Blob ha saputo rapire i presenti con uno stile grafico decisamente accattivante, texture ben realizzate e un buonissimo level design, con le città, molto sviluppate in altezza, piene di luoghi dove effettuare lunghissime combo aeree. Il frame rate non è parso stabilissimo, ma a sentire quello che hanno detto gli sviluppatori, il problema era in via di risoluzione.

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Destroy All Humans! Path of the Furon

Bando alle ciance e veniamo subito al sodo: in Destroy all Humans il fatto che il gioco si sia spostato temporalmente negli anni '70, così come la trama che narra di un antico Maestro Furon e dei suoi insegnamenti poco zen per raggiungere l'illuminazione e la saggezza conta veramente poco. Quello che fa la differenza sono l'alto numero di nuove armi a disposizione di Cripto per "distruggere tutti gli umani", e l'uso creativo che se ne fa di queste.
In cinque città, quattro sulla terra e una nello spazio, con le usuali meccaniche free roaming, è possibile sbizzarrirci, quasi sadicamente, sul povero genero umano, classica carne da macello di fronte alla supremazia della tecnologia aliena. Il primo dei nuovi mezzi di offesa è il temporal fist, la vera chicca del gioco, ovvero fermare il tempo, spostare uomini e oggetti in giro per il livello, per poi gustarsi i risultati dei propri esperimenti. La venus human trap è una simpatica pianta carnivora, decisamente utile in zone affollate, mentre super baller è una sorta di pallone arcobaleno rimbalzante capace di lanciare in aria tutto e tutti.
La black hole gun non ha bisogno di molte spiegazioni, si lancia e tutto nel raggio di un isolato sparisce. A bordo del disco volante è possibile rilasciare dei tornado, lanciare delle salve di missili a ricerca e utilizzare una sorta di cannoncini al plasma a tiro rapido decisamente devestante. La cosa intrigante del sistema di combattimento di Cripto è che nessuna arma esclude l'altra, di conseguenza è incentivato l'utilizzo creativo delle stesse, per realizzare combo sempre più divertenti, comiche e devastanti. Anche sul versante multiplayer i programmatori hanno spinto molto sul pedale del politicamente scorretto con modalità, da giocare oltre on line anche in split screen fino a due giocatori, dai nomi che sono tutto un programma, come ion soccer, brainomatic, abductorama e goliath. Da un punto di visto cosmetico notevoli sono gli effetti speciali delle armi, così come le texture applicate a Cripto e al disco volante; un pò meno definite sono apparse le città, i suoi abitanti e più in generale gli elementi di contorno. Divertente e frenetico Destroy all Humans, disponibile per PlayStation 3 e Xbox 360, è stata una piacevole sorpresa, sicuramente un titolo da tenere d'occhio quando uscirà, ovvero tra un mese.

WWE SmackDown! vs RAW 2009

Purtroppo non è stato possibile provare il nuovo capitolo della serie WWE, ma a giudicare da quanto visto, WWE SmackDown vs Raw 2009 sembra aver corretto quelle criticità che avevano negato l'eccellenza alla precedente iterazione. Il nuovo tag team è il fiore all'occhiello del gioco, così come la possibilità di giocare la modalità carriera (Road to Wrestlemania) anche in cooperativa, con una sceneggiatura degli eventi più reale, più verosimile a quanto si vede in tv. Le partite in coppia, il già citato tag team, sono state completamente ripensate: i due lottatori non sono entità separate e distinte, ma condividono attributi e momentum, meglio si combatterà sfruttando le affinità tra i due lottatori, più i propri attacchi saranno letali e devastanti. Altra interessante novità del titolo Yuke è l'editor di mosse finali, tramite il quale creare lunghe combo per schienare definitivamente il proprio avversario, utilizzabili sia su personaggi creati da zero sia su quelli reali. Un'altra chicca, certamente non essenziale, ma di sicuro effetto è l'ampliamento dei movimenti che si possono realizzare fuori dal ring, a partire dagli attacchi scorretti quando l'arbitro è girato durante un match due contro due: è possibile ad esempio gestire l'entrata sul ring, arringare la folla e insultare il lottatore avversario. WWE SmackDown vs Raw 2009 si è presentato quindi decisamente bene, purtroppo solo dopo l'estate sarà possibile dare giudizi più approfonditi sul nuovo lavoro di Spike.

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Battle of the Bands

Già conosciuto come Band Mashups, il titolo di Planet Moon Studios porta alle estreme conseguenze quanto visto nella battaglia tra chitarristi in Guitar Hero 3. Non avendo una periferica dedicata, il gioco sfrutta solamente il remote controller, quindi niente tasti gialli, versi, rossi e blu da premere, ma note da centrare muovendo ritmicamente il telecomando a destra, a sinistra, in basso o mimando un affondo verso la tv. Il concetto di base del gioco è che, eseguendo correttamente delle sequenze di note, il proprio gruppo scaglierà un attacco alla band avversaria, che è possibile parare spingendo a tempo il tasto B, attivando uno scudo. Agli attacchi si accede prima di ogni partita tramite una schermata dove è possibile selezionare le proprie armi, più queste saranno potenti, più il numero di note da eseguire perfettamente in sequenza sarà elevato. Il parco canzoni non è apparentemente molto elevato, circa 30 pezzi, ma ogni traccia è stata registrata in 4 stili musicali alternativi a quello originale, dal rock al latino americano, passando per il country fino all'hip hop. Il motivo di questa scelta di gameplay è dettata dal fatto che la mossa offensiva principale durante una partita è proprio quello che consiste nel far cambiare genere musicale al proprio avversario rispetto a quello scelto a inizio match. Ovviamente una canzone suonata con uno stile sconosciuto, magari al livello di difficoltà più alto, equivale a sconfitta certa, tra note mancate e salve di missili da parare, lanciati dall'altro giocatore che si trova decisamente a suo agio con il suo genere musicale preferito. Giocando, la cosa che più colpisce è l'immediatezza, con una curva di apprendimento praticamente inesistente, rendendo di fatto Battle of the Bands un titolo subito divertente, mai frustrante e indicatissimo per lunghe sfide in coppia.

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E gli altri titoli?

Anche diversi altri titoli erano presenti all'evento californiano di THQ: Deadly Creatures, per Nintendo Wii, ripropone meccaniche "alla God of War" nel contesto di una lotta senza quartiere tra scorpioni ragni e altri insetti che vivono nel sottosuolo. Graficamente ha denunciato problemi di pulizia, anche se apprezzabilissime sono state la gestione delle ombre e soprattutto le animazioni dei protagonisti del titolo. Particolare menzione per il metodo di combattimento, piuttosto vario e appagnate, con molti attacchi, fatality e schivate da eseguire, anche se non molto immediato. Di Big Beach Sports c'è ben poco da dire, si tratta del classico giochino sportivo multi evento (calcio, pallavolo, cricket, bocce, golf e football) con grafica ridotta all'osso e grande giocabilità e immediatezza, a patto ovviamente che si imposti una partita con più amici. Wall-E, disponibile per tutte le piattaforme, era presente per Nintendo Wii e Xbox 360: il primo aveva dalla sua buone meccaniche di gioco che fanno un uso estensivo di nunchuck e remote, mentre il secondo, simile concettualmente a quello per Wii, si contraddistingue per una grafica particolarmente piacevole e iper dettagliata, se possibile molto simile a quella vista nel film Pixar di prossima uscita.

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L'evento organizzato da THQ per presentare le sue future produzioni è stata l'occasione per provare con mano alcuni titoli piuttosto interessanti, molte vecchie conoscenze e alcune nuove e interessanti proprietà intellettuali. Una galleria d'arte accanto al Bay Bridge, il ponte meno conosciuto di San Francisco, è stata la location scelta per la serata, o venue come dicono gli anglofoni, 5 ore in cui si è potuto giocare con tutti, o quasi, i titoli presenti. Dopo una brevissima, quanto molto americana nello stile, presentazione da parte di Brian Farrell, CEO di THQ, è stato possibile per i circa 150 giornalisti presenti, provare finalmente i giochi a disposizione.
Dei vari Red Faction: Guerrilla, Saints Row 2, Darksiders: Wrath of War e Baja c'è ben poco da dire, viste le esaustive anteprime già pubblicate. E' tempo quindi di raccontare gli altri giochi presenti, tra questi, quelli per Nintendo Wii hanno impressionato maggiormente i presenti.