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Una Tigre sulla mia scrivania

L'arrivo del nuovo sistema operativo di Apple

DIARIO di Antonio Fucito   —   30/05/2005
Una Tigre sulla mia scrivania

E' passato oramai un anno da quando ho provato per la prima volta un computer Macintosh, e di acqua ne è passata sotto i ponti. Pur continuando ad usare giornalmente entrambe le piattaforme (Wintel rappresenta ovviamente l'altra), il Powerbook è diventato oramai in pianta stabile la mia stazione di lavoro e di svago personale, senza mezzi termini. E' curioso notare che semplicemente stando a contatto con me, e potendo provare dal vivo MacOs X, molte persone che conosco siano passate ad un sistema Apple, fino a coinvolgere quasi metà della redazione e, nonostante l'editore affermi il contrario, prima o poi toccherà anche a lui :)

Questo è un estratto di quanto scrissi circa un anno fa:

Mac Os X mi è parso subito un punto di incontro tra due sistemi operativi come Linux e Windows, dai quali prende gli aspetti migliori (stabilità e grande personalizzazione da un lato, aspetto piacevole e facilità d'uso dall'altro), aggiungendovi un'interfaccia probabilmente senza eguali. Non dimentichiamoci che il "cuore" che permette di viviere ad OS X non è altro che una BSD Unix, che in quanto a gestione di memoria e di risorse non ha davvero eguali. Come non rivolgere poi l'attenzione al fatto che ci sia completa mancanza di registri e dll, cosa che rende il sistema molto più snello e veloce, permettendo all'utente medio di disinteressarsi della sua pulizia, che spesso viene fatta in automatico. Ho notato inoltre un grosso pregio: gli utenti normali sono quasi impossibilitati a fare danni e hanno dinnanzi a loro un sistema operativo moderatamente semplice, stiloso e veloce. Gli smanettoni, grazie al terminale, all'account root per modificare i permessi, e alla possibilità di vedere una buona parte dei sorgenti, hanno pane per i propri denti. Ovvio che diversi utenti nell'usare il computer hanno esigenze ben precise, e sicuramente su piattaforma Wintel c'è più scelta in tal senso, ma in una buona parte delle situazioni tipo il sistema di Apple rappresenta un'ottimo sostituto, se non un sostituto migliore.

Dopo un anno non posso fare altro che confermare.

Ad ogni modo mi ritrovo a scrivere un nuovo diario sull'argomento per "celebrare" l'uscita di Tiger, quarta Major Release del sistema operativo Apple Mac Os X, basato su sottosistema BSD Unix. Il supporto mediatico che ha accompagnato l'uscita di questo SO è stato sicuramente adeguato anche in Italia, ne hanno parlato infatti tutte le maggiori testate giornalistiche e televisive, tessendone le dovute lodi.
Tiger è uno dei pochi esempi di nuovo sistema operativo che migliora le performance a parità di hardware, fatto più unico che raro nel mondo dell'informatica; questo grazie ad un'ottimizzazione del kernel, riscritto in varie parti per sfruttare al meglio il multithreading, e alla sapiente decisione di demandare tutta la gestione del rendering di finestre e della grafica in generale alla scheda video e alla sua memoria, cosa che di fatto elimina in buona parte i colli di bottiglia rappresentati dal dover comunicare con la memoria ram del computer, sicuramente più lenta. Grazie a tutto questo (ed altro che non mi sembra il caso di toccare in questa sede) Tiger è un sistema operativo ancora più veloce del predecessore, che offre una risposta praticamente immediata alle operazioni impartite dall'utente e svolge egregiamente ogni compito assegnato.

Una Tigre sulla mia scrivania

Tra le diverse novità mi vorrei soffermare su alcune in particolare, per me molto importanti. Aldilà delle migliorie presenti in tutti i programmi (mi chiedo, parlando di browser e facendo un discorso che esula dalla piattaforma, come nel 2005 il browser più usato sia quello che ha una gestione pessima dei preferiti, diversi bachi di sistema e non sia dotato della navigazione a pannelli, vera marcia in più per i browser moderni) alcuni aspetti di Tiger hanno cambiato per me il modo di interagire con il sistema operativo. Sto parlando in primis di Spotlight, motore di indicizzazione e ricerca integrato direttamente con il sistema operativo, che permette appunto di ricercare in maniera estremamente veloce di qualsiasi documento presente sul proprio hard disk, addirittura confrontando stringhe all'interno del documento stesso e poi restituendo risultati divisi per categoria. Questo principio viene applicato ugualmente all'interno di una buona parte dei programmi, e si rivela ad esempio piuttosto utile con Mail (applicativo di posta) per ricercare in maniera approfondita una particolare e-mail. E' possibile inoltre creare le cosiddette smart folders, che altri non sono che delle ricerche basate su diversi criteri, che possono essere salvate e richiamate in qualsiasi momento, in modo da accedere più velocemente a risorse e file sparsi su tutto l'hard disk.

Una Tigre sulla mia scrivania

La pluri-pubblicizzata Dashboard si tratta invece di una seconda scrivania (o desktop) che accoglie tanti piccoli programmi chiamati Widget, i quali permettono in un'unica pagina e in maniera molto intuitiva (basta infatti premere F12 per attivare o meno questa seconda scrivania) di accedere a funzioni come traduttori di lingua o di valuta, indicatori di fuso orario, dizionarii, pagine gialle e così via, senza la necessità di aprire il browser o tante finestre diverse. La comunità che gira attorno a Dashboard è già discretamente vasta, ed esistono decine e decine di widget scaricabili gratuitamente.
Siccome ci troviamo pur sempre in una testata giornalistica sui videogiochi, vorrei spendere anche due righe su Quicktime 7, che uscirà a breve anche su piattaforma Wintel. Il nuovo player di casa Apple supporta (ovviamente non è il solo) il codec H.264, uno degli standard principali per i video in alta definizione, ancorchè utilizzabile anche su dispositivi come i cellulari. Questo codec permette, a parità di qualità video, una compressione decisamente migliore e quindi una grandezza dei file minore. E' inoltre uno standard aperto, che permette di essere più facilmente utilizzato su tutte le piattaforme, a differenza di altri standard proprietari. Lo scopo futuro sarà quello di produrre tutti i filmati del nostro sito secondo uno di questi standard, in modo da proporre filmati sempre più lunghi in meno spazio, facilmente visionabili dai possessori di Linux, MacOs X, Windows e chi per loro.

Sono sicuro che se Mac Os X fosse disponibile anche su piattaforme x86, ben poche persone avrebbero dubbi su quale sistema operativo scegliere, c'è da dire comunque che Apple, grazie anche al traino di un Ipod, diventato vero e proprio fenomeno di culto, e ad un marchio conosciuto in ogni dove, sta rosicchiando in continuazione (piccole) quote di mercato, senza contare che i suoi software e hardware rappresentano più che un'alternativa a quello che la maggior parte delle persone conosce/utilizza.

Prima di chiudere vorrei segnalarvi due articoli molto interessanti sull'argomento, il primo di natura molto tecnica e di ben 22 pagine:

https://arstechnica.com/reviews/os/macosx-10.4.ars/

Il secondo molto più "user friendly", che illustra in maniera abbastanza dettagliata le caratteristiche portanti del nuovo sistema operativo Apple:

https://www.macitynet.it/immagini/test/tiger1/macosxtiger.shtml

Sul nostro forum, infine, c'è un topic dedicato al mondo Apple e tutte le novità che si susseguono:

https://forums.multiplayer.it/showthread.php?s=&threadid=234076