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Vivere Online - World of WarCraft: The Burning Crusade

Appuntameno atipico per Vivere Online, che propone una carrellata degli otto giochi online più popolati al mondo!

RUBRICA di Andrea Moi e Umberto Moioli   —   13/03/2008
Vivere Online - World of WarCraft: The Burning Crusade
Vivere Online - World of WarCraft: The Burning Crusade
Vivere Online - World of WarCraft: The Burning Crusade

1- World of Warcraft

Non c'è davvero bisogno di presentazioni per la realtà videoludica più incredibile del XXI secolo: ogni mese sono circa 10 milioni di persone che si connettono ai server Blizzard e si godono tutti i contenuti sviluppati dalla casa californiana, che dal canto suo si crogiola delle entrate economiche da record. A voler guardare più a fondo e prima che qualcuno si butti su una calcolatrice per capire a quanto possano ammontare i proventi, è bene specificare come circa quattro milioni di utenti siano asiatici e giochino all'interno di appositi internet caffè, pagando tariffe decisamente più basse rispetto all'abbonamento mensile offerto in occidente.
Il fatto eclatante quando non preoccupante, è che non solo WoW si siede sul trono, ma non ha nemmeno nessuno a poter davvero competere per la sua poltrona, crescendo sempre più in popolarità e potendosi permettere di pianificare con calma e precisione quando rilasciare nuovi contenuti – la secondo espansione è in sviluppo e potrebbe uscire entro l'anno -, senza alcun tipo di pressione ad infastidirlo.
Da un punto di vista del gioco in sé le doti sono cristalline, specialmente se si considerano le capacità di coinvolgimento e l'ottimo modello di PvE offerto. Guardando al futuro i contendenti non mancano, titoli magari non in grado di strappargli lo scettro ma di togliere fette di mercato ben specifiche, come Age of Conan, che dal maggio prossimo sarà forte di una realizzazione di grande pregio unita ad una licenza fortissima nella metà alta del nostro continente.

Vivere Online - World of WarCraft: The Burning Crusade
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2- Habbo Hotel

Alzi la mano chi conosce questo misto tra videogame e social network, che magari non celebre in Italia può vantare la bellezza di 8 milioni di persone attivamente presenti sulle sue pagine web. L'idea è quella di permettere a ciascuno di crearsi e personalizzare il proprio avatar e di porlo in un mondo dallo stile “fumettoso” ma contemporaneo – e quindi perfetto ad identificarsi –, dove poter discutere all'interno di apposite stanze di qualsiasi cosa e con una formula che unisce sia la chat che il forum.
Il modello scelto è quello delle micro transizioni, così da permettere a chiunque di prendere parte ad Habbo Hotel e solo a chi volesse di comperarsi nuovi oggetti per personalizzare l'alter ego così come apposite stanze private, anche loro a pagamento, nelle quali amministrarsi autonomamente. La parte più strettamente ludica comprende una serie di piccole attività gratuite ed altri giochi più complessi ma a pagamento, nulla di straordinario o incredibilmente profondo ma pur sempre un modo valido per passare del tempo assieme.
Il target è decisamente giovane ed estremamente casual, un'accoppiata ottima dal punto di vista dei consumi ma anche difficile da rendere fedele, che i gestori del servizio conosco e capiscono in modo straordinario se è vero com'è che ogni giorno sono 75'000 i nuovi iscritti.

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3- RuneScape

Un altro classico con diversi anni alle spalle e una mezza decina di milioni di utenti attivi, di cui uno pagante e probabilmente felice di farlo. Il successo ottenuto è da attribuire all'unione di diversi aspetti ricercati dai giocatori: il gameplay da RPG, la possibilità di giocare online con altre persone in un mondo persistente e la portabilità offerta dalla compatibilità con tutti i browser web, così da potersi connettere in qualsiasi possibile contesto.
Molto semplicemente si tratta di crescere di livello completando certe missioni e uccidendo i nemici che si parano davanti, cercando di migliorare le abilità e di personalizzarsi in modo autonomo e libero, non essendoci classi alle quali fare riferimento. Il PvP è stato recentemente rivisto e ridimensionato, diminuendone l'importanza a favore di una maggior quantità e varietà di eventi riconducibili direttamente agli NPC presenti, che assieme al mondo di gioco non mancano di cambiare aspetto e tematiche in occasione di speciali eventi o ricorrenze.
Tecnicamente l'impianto audio- video non è dei più freschi e nonostante diversi ritocchi, la prima impressione non è delle migliori; resta però la certezza di poter far parte di una comunity affezionata e fedele, che dal 2001 ad oggi ha decretato RuneScape come il videogame di maggior successo basato su Java.

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4- Club Penguin

L'idea è quasi uguale a quella del già citato Habbo Hotel, con la grande differenza che in questo caso l'ambientazione è decisamente più invernale e gli abitanti, nonché avatar del giovanissimo pubblico a cui Club Penguin si rivolge, sono dei simpatici pinguini. Ancora una volta la varietà di luoghi visitabili, i mini- giochi e le svariate chat da utilizzare sono l'attrattiva principale, mentre la possibilità di sottoscrivere un account a pagamento da accesso a contenuti supplementari ed altrimenti inaccessibili.
Se ciò non bastasse, sono disponibili una serie di piccoli animaletti chiamati puffles, che in base al colore dispongono di una loro personalità e reagiscono in modo differente agli stimoli a cui vengono sottoposti.
Un progetto in grado di attrarre circa quattro milioni di bambini e pre- adolescenti, tanti da convincere Disney ad acquistarne il marchio ed a spingerne ulteriormente la popolarità.

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5- Gaia Online

Metà forum – se tale lo si considera diventa il più visitato del mondo - e metà gioco, Gaia Online registra un milione di nuovi messaggi postati ogni giorno e circa un miliardo in totale da quando fu messo online la prima volta, nel 2003. Come sempre l'alter ego personalizzabile può essere ulteriormente abbellito con oggetti acquistabili vincendo i molti giochi messi a disposizione o rendendosi utili agli altri utenti, magari pubblicando opinioni ritenute interessanti o di aiuto per gli altri.
Rispetto alla maggior parte dei giochi Flash, questo dimostra una certa quantità di opzioni riconducibili a quelle dei più blasonati videogame classici, come la creazione di gilde ed un sistema di aste dove scambiare o vendere gli oggetti che non si utilizzano più. La quantità di missioni realmente presenti è piuttosto bassa ma, in generale, non manca di certo di che divertirsi, ad esempio con la nuova funzionalità cinema: grazie al supporto di alcuni sponsor tra cui MTV, gli utenti possono guardare cartoni animati ed altri contenuti in apposite sale e quindi valutarne il gradimento, ad esempio, applaudendo o scagliando pomodori verso lo schermo.
Un misto di molti elementi che in prospettiva non stupirebbe vedere ancora più in alto in classifiche simili riproposte nei prossimi anni.

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6- Guild Wars

Il grandissimo successo di ArenaNet, debuttante società fondata da alcuni ex membri di Blizzard che raggiunge una popolarità mondiale grazie a tre titoli stan alone ma collegati tra loro dalla possibilità di portare i personaggi da uno all'altro senza soluzione di continuità, oltre ad una recente espansione anch'essa di buona fattura.
Guild Wars è piuttosto atipico nel panorama dei MMORPG, essendo solo le città delle aree di incontro e tutti i luoghi in cui si svolgono le avventure delle istanze da visitare con altri compagni umani o accompagnati dagli NPC. La varietà di classi ed abilità è notevolissima e l'ottimo bilanciamento ha permesso alle sfide PvP di diventare un metro di paragone attualmente non raggiungibile dalla concorrenza, che pure soccombe quando si considera quanto i tre milioni di giocatori siano spalmati uniformemente tra occidente e oriente, anche grazie all'assenza di un canone fisso.
Il futuro ha il nome ufficiale di Guild Wars 2, presenterà un mondo interamente aperto ma manterrà la formula senza abbonamento; attualmente le informazioni a proposito non sono moltissime e anche la data d'uscita è da confermare, ma la speranza di essere al cospetto di un nuovo capolavoro è ben riposta.

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7- Puzzle Pirates

Molto popolare in Germania, l'idea alla base di Puzzle Pirates associa ad ogni passaggio dell'ipotetica vita di un pirata un mini- gioco. Se quindi la navigazione è delegata ad una sorta di puzzle a blocchi in stile Tetris, i combattimenti sono qualcosa di simile a quanto sperimentabile con Puzzle Buble mentre con il classico Poker ci si può arricchire.
In totale ci sono diciotto differenti attività con cui sbizzarrirsi e l'oltre milione e mezzo di giocatori attivi, non fa certamente mancare l'opportunità di conoscersi e creare vere ciurme con le quali dominare i sette mari.
Tecnicamente bisogna prepararsi ad un lavoro molto semplice ed essenziale per quanto colorato, adatto al pubblico casual al quale si guarda come principale bacino d'utenza. Il divertimento non dovrebbe quindi mancare se si riesce a dosarne la fruizione, altrimenti il rischio che venga a noia presto è piuttosto forte.

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8- Lineage II

Il gioco direttamente sviluppato da NC Soft più popolare in occidente e con ancora, dopo molto tempo dalla sua prima pubblicazione, un milione di persone a pagarne i 10 e passa euro mensili di canone.
In effetti è piuttosto curioso come un gameplay fortemente orientato al grinding riesca ancora oggi ad avere seguaci in Europa ed in America, dove evidentemente un certo fascino nel design di personaggi ed ambientazioni sopperisce anche alle debolezze del non più giovanissimo Unreal Engine 2.
Il lato più accattivante è quello che vede protagonisti gli incredibili assedi per la conquista delle fortezze, vero fulcro di un PvP molto interessante anche se rivolto quasi esclusivamente ai personaggi di altissimo livello e quindi fruibile appieno dopo molta fatica. I capitoli aggiuntivi e gratuiti vengono rilasciati con regolarità e nonostante qualche passo falso, sono generalmente degli ottimi pacchetti di contenuti ed aumentano non di poco una longevità eccellente.
Il seguito – molto semplicemente Lineage III – è in sviluppo ma praticamente un punto di domanda per tutti, soprattutto dopo che la tecnologia alla base di questo nuovo progetto è stata rubata da alcuni dipendenti.

Vivere Online - World of WarCraft: The Burning Crusade
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Tempo di variazioni sul tema per Vivere Online, che esclusivamente per questo appuntamento non si dedica alla trattazione di un singolo titolo ma, prendendo spunto da una classifica di qualche mese or sono, si prefigge di descrivere brevemente quelli che sono gli otto giochi online – o simili, come si avrà modo di vedere – con il maggior numero di utenti attivi e con alle spalle una pubblicazione regolare anche in occidente. Non si troveranno quindi tutti i popolarissimi ma misconosciuti MMORPG cinesi e coreani, visto che nella grandissima parte dei casi sarebbe difficile anche solo reperirne il client di gioco, prima ancora di porsi il problema della lingua e della connessione ai server.
Il quadro generale è sorprendente: dietro a World of Warcraft, vincitore indiscusso e prevedibile, ci sono parecchie sorprese e in generale dei numeri davvero impressionanti, che dimostrano se ancora ce ne fosse bisogno come ci si trovi davanti a un modello dal potenziale economico enorme e perfetto per investimenti a lungo termine. È d'altra parte necessario non lasciarsi andare a troppi e troppo facili entusiasmi, dato che il rovescio della medaglia impone all'attenzione come per una miriade di progetti sul mercato, solo pochi si permettono di balzare agli onori – e agli oneri viste le aspettative – delle cronache.