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Weird West, abbiamo scoperto il nuovo titolo di Colantonio, ed è molto di più di quanto sembra

Wolfeye poteva scegliere la strada facile e invece hanno voluto creare un immersive sim: abbiamo scoperto Weird West e potrebbe essere davvero una sorpresa.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   28/07/2021

Weird West non è certo un titolo capace di lasciare a bocca aperta ad una prima occhiata: è sviluppato in Unity, e si vede. Senza contare che il suo stile cartoonesco non sembra capace di distinguersi più di tanto da un'altra miriade di produzioni indipendenti già disponibili sul mercato. Dietro a quello che inizialmente sembrava essere l'ennesimo twin stick shooter privo di verve si nascondono però due fattori che donano al primo gioco di Wolfeye Studio tutto un altro peso.

Il primo sono i nomi allo sviluppo, dato che alle redini del progetto ci sono sia quel Raphaël Colantonio a cui dobbiamo in larga parte la nascita di Arkane, sia svariati sviluppatori provenienti proprio da quei lidi; il secondo invece è il genere d'appartenenza, poiché Weird West - superata l'ingannevole visuale dall'alto - è in verità un immersive sim, la cui complessità non può certo venir riassunta da qualche screenshot o breve trailer.

Solo una dimostrazione approfondita aiuta a capire le caratteristiche di un lavoro simile, ed è pertanto una fortuna che Colantonio e compagnia bella ci abbiano presentato "di persona" (per quanto possibile durante un evento digital) il loro pargolo, commentando una mezzora buona di gameplay e rispondendo a varie domande.

Ecco cosa abbiamo scoperto nell'anteprima di Weird West.

Una vendetta, molti misteri

Il gioco dei Wolfeye, come detto, sembra partire da una base da classico shooter con visuale dall'alto, ma mette in chiaro dopo pochissimi secondi la sua reale natura, enfatizzando l'elemento narrativo e mostrando al giocatore buona parte delle sue potenzialità fin dal prologo. Non vi è infatti una creazione del personaggio né un solo protagonista, bensì cinque diversi personaggi giocabili che nella campagna vivranno storie specifiche collegate tra loro, con tanto di mondo influenzato dalle azioni del protagonista utilizzato precedentemente ed eventi dinamici che modificano ogni singola run.

La demo giocata ne ha mostrato solo uno: una ex cacciatrice di taglie di nome Jane Bell a cui, a campagna appena iniziata, viene ucciso il figlio e rapito il compagno. La storia parte quindi come una semplice vendetta personale, che nel giro di qualche minuto inizia a svilupparsi in modi atipici per svelare alcuni curiosi elementi del mondo di gioco. Forze oscure e strani mostri sono infatti attivi nell'ombra, e buona parte delle vicende paiono ruotare proprio attorno a queste amenità. Considerando i misteri del background narrativo, non basta certo mezz'ora per farsi un'idea della qualità generale della trama, ma è sen non altro bello constatare come ci sia parecchio potenziale per i suoi sviluppi futuri.

Il fulcro dell'esperienza però è ancora una volta il gameplay, poiché Weird West è appunto un immersive sim, e da subito si può constatare un'interattività ambientale impressionante per un titolo con una simile visuale. Sul serio, le interazioni sono al livello di un GDR di alto rango, con oggetti lanciabili e dotati di fisica e peso specifici, verticalità delle mappe utilizzabile per bypassare muraglie e ostacoli vari (spostare una cassa e scalarla per raggiungere una finestra aperta è spesso il modo migliore per esplorare zone precedentemente chiuse), e addirittura un sistema elementale e di causa/effetto legato al combattimento.

Mille modi di fare un colabrodo

Per chiarirci: durante la campagna il vostro personaggio avrà a disposizione un inventario piuttosto esteso, dove ogni strumento è dotato di funzionalità specifiche. Nei primi minuti, ad esempio, dovrete usare una pala per dissotterrare la vostra vecchia pistola - o dare sepoltura, se lo volete, al corpo di vostro figlio - e potrete trovare, tra le altre cose, degli immancabili grimaldelli utili per aprire serrature problematiche. Già dai primi scontri, ad ogni modo, vi renderete conto della possibilità di utilizzare esplosivi in modo piuttosto creativo, di dar fuoco alla vegetazione circostante sfruttando le fonti di calore (potete anche cucinarci una gallina che passava da quelle parti, volendo), o addirittura dell'utilità di casse di proiettili e fuochi d'artificio per distrarre i nemici e fare danni ad area durante le sparatorie.

Se a questo poi si uniscono delle specifiche abilità da combattimento (che richiedono artefatti sparsi per le mappe per essere apprese) e la presenza dell'elemento mistico/fantascientifico sopra citato, non stupitevi se nella campagna dovessero comparire magie o strumenti ben poco accomunabili al vecchio west classico. Gli stessi sviluppatori, d'altro canto, ci hanno confermato che nel gioco vi saranno armi elettriche, che vanno a render più complesso il sistema elementale che avevamo accennato prima: non le abbiamo viste in azione nella demo, ma vi erano barili tossici in grado di potenziare gli effetti delle esplosioni nella prima zona "pericolosa" osservata, ed è confermata la possibilità di usare anche le pozze e i barili d'acqua per ottenere altre reazioni (forse anche il congelamento e la vaporizzazione oltre all'elettricità).

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A tutto quanto abbiamo appena descritto si aggiunge pure un sistema stealth (fondamentale all'inizio per non venir sopraffatti da nemici numerosi), e una lodevole cura dei dialoghi, dato che il mondo reagisce alle vostre scelte e il giocatore è libero di scatenare il caos con le sue azioni (teoricamente è possibile sparare a chiunque e combinare dei disastri senza che il gioco si "rompa", ma non abbiamo avuto una dimostrazione pratica della cosa).

I dubbi? Per il momento relegati all'intelligenza artificiale, che non ci è sembrata brillantissima, e al fatto che gli altri personaggi sono completamente ignoti. Tutti dovrebbero appoggiare qualunque stile di gioco, dato che l'intento del titolo è lasciare più libertà possibile ai giocatori, ma non sappiamo se disporranno di abilità uniche o di caratteristiche speciali capaci di modificare almeno in parte il gameplay. Quanto visto, comunque, è a dir poco stuzzicante.

Un team indipendente e piuttosto minuto di norma evita le grandi sfide, e cerca di portare a termine titoli semplici e rifiniti. Colantonio e i suoi (25 persone in totale, precisiamolo) hanno invece scelto consapevolmente di creare un videogame estremamente elaborato e dotato di una struttura simile a quella degli immersive sim nonostante la visuale dall'alto. Difficile dire se con così poche risorse possano riuscire nell'impresa, eppure Weird West ci è parso un progetto già solido e ricco di potenziale, che potrebbe seriamente sorprendere nonostante il non eclatante comparto tecnico. I nomi allo sviluppo fanno ben sperare, non resta che attendere la sua uscita.

CERTEZZE

  • Gameplay complesso con approcci multipli e meccaniche da immersive sim
  • Cinque personaggi e narrativa elaborata
  • Ambientazione ricca di potenziale

DUBBI

  • Comparto tecnico non eccezionale
  • Ancora molti elementi ignoti