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CD Projekt - Sesso e violenza nei videogiochi vanno bene, se usati con buon senso

Devono avere una giustificazione, essere parte del contesto e non abusarne

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/06/2012

Oltre a tutte le indubbie qualità della serie The Witcher, un elemento caratteristico è il suo essere un prodotto indubbiamente rivolto ad un pubblico adulto, sia per la crudezza delle scene violente che per la presenza di varie sequenze di sesso alquanto esplicite.

Due elementi che nei videogiochi danno sempre da discutere, vista la difficile categorizzazione del medium come prodotto indirizzabile anche ad un pubblico esclusivamente maturo. Per non toccare gli eventuali problemi legati ad una costruzione credibile e giustificabile di tali aggiunte alla struttura di gioco. Secondo Marcin Iwinski, CEO di CD Projekt, il sesso e la violenza trovano un giusto spazio nei videogiochi, purché siano adeguati al contesto e non se ne abusi.

"Bisogna guardare alla cosa da una prospettiva che comprenda tutto il prodotto nel suo complesso", ha affermato Iwinski a Rock Paper Shotgun, "se si tratta di elementi abusati, non miglioreranno certo la qualità del gioco". D'altra parte, se si prende in considerazione il contesto, nel caso di The Witcher, si tratta di un RPG ad ambientazione medievale con un uomo come protagonista, con un carattere decisamente forte, dunque il sesso e la violenza sono adeguati al personaggio. "Non abbiamo a che fare con Dungeons and Dragons, dove anche baciarsi è proibito e nemmeno rappresentiamo il mondo di Barbie", ha detto, "se il sesso ha un senso, mettiamocelo. Perché è così che andavano le cose nel medioevo, ed è così ancora sotto certi aspetti". Poi, il CEO di CD Projekt trova un parallelismo con Game of Thrones (che va un casino quest'anno, come direbbe Mugatu), sostenendo che in entrambi i casi si tratta di "potere, politica e sesso", dunque nel complesso le scene di sesso hanno senso. Non come succede in altri contesti, dove l'utilizzo del corpo femminile può essere anche offensivo, come succede ad esempio all'E3. "Penso sia una cosa indissolubilmente legata al fatto di avere un pubblico prevalentemente maschile", ha detto Iwinski, "il trucco più semplice è prendere una bella macchina e metterci in mostra una bella donna accanto", ma per quanto riguarda The Witcher la questione è diversa, "ha senso, perché il prodotto si difende da solo qualitativamente, e si tratta di una parte del suo mondo".

Fonte: Rock Paper Shotgun