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Steam e Origin dovrebbero adattarsi a comprendere l'usato, dice un retailer

Prima che gli utenti ci pensino per loro

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   04/07/2012

Intervistato da Eurogamer.net, Paul Sulyok, capo della compagnia Green Man Gaming, ha affermato che le piattaforme di digital delivery come Steam e Origin dovrebbero fare in modo di comprendere al loro interno anche la possibilità di compravendita dell'usato.

Questo ovviamente arriva in seguito alla sentenza della Corte di Giustizia europea che ieri ha affermato la legalità della vendita di una copia "usata" di un gioco acquistato in digitale da un utente. Poiché l'utenza prima o poi proverà a forzare la possibilità di attuare la compravendita di titoli usati, e a quanto pare la legge potrebbe essere dalla sua parte, è meglio se i rivenditori si preparano per tempo creando un sistema ufficiale e supportato di vendita e acquisto di titoli usati in digitale all'interno dei loro digital delivery.

"Sia Origin che Steam dovrebbero trovare un sistema che consenta ai giocatori di disattivare un codice legato ad un prodotto e passarlo ad un altro utente". D'altra parte, l'avvio di una pratica del genere potrebbe portare, sul medio termine, alla conclusione di quell'abitudine ormai consolidata di offrire periodici sconti per i prodotti in digitale, perché si creerebbe la possibilità di rivendere un gioco allo stesso prezzo, o anche superiore, del suo acquisto iniziale.

Fonte: Eurogamer.net