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Stuart Black si sfoga e confida nel futuro

Ha un nuovo progetto freelance in mente, verrà mostrato nel 2013

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   18/10/2012

Dopo aver sviluppato Black e aver così raggiunto una notorietà internazionale, il game designer Stuart Black non è poi riuscito a dare un seguito al successo di quel singolo hit del 2006.

Dopo l'FPS in questione il mediocre Enemy Front fu la causa del suo licenziamento da City Interactive, a causa probabilmente di divergenze nella progettazione del gioco, ma a quanto pare spiegazioni precise non sono mai arrivate, in base a quanto rivelato da Black a GamesIndustry in una recente intervista. In seguito, lo sviluppatore è entrato alla corte di Codemasters dove si è trovato impantanato con Bodycount, un gioco che a quanto pare lui stesso non avrebbe voluto fare.

"Non volevo sviluppare Bodycount", ha spiegato, o almeno non nella forma in cui il publisher l'ha costretto a costruirlo, "io mi ero spostato in quella compagna per poter lavorare ad un action game a mondo aperto basato su un'ambientazione poliziesca", rivela Black, che tuttavia riconosce come anche nel publisher britannico si sia ritrovato di fronte alle medesime costrizioni creative. Il seguito è noto, il gioco è arrivato con un certo ritardo e non è riuscito a mantenere le buone premesse, mentre i problemi della lavorazione hanno spinto Black di nuovo via, uscito di scena anche da Codemasters. Adesso, il game designer ha intenzione di fondare una nuova etichetta indipendente a Guildford: "sto lavorando ad un prototipo di gioco che potrebbe essere distribuito su Steam, un action adventure in terza persona basato sulla sopravvivenza e un approccio creativo in un contesto da fantascienza classica", ha spiegato Black, "ho intenzione di mostrare qualcosa l'anno prossimo".

Fonte: GamesIndustry