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I problemi di Zynga non indicano necessariamente una crisi del social gaming, dice Peter Moore

Electronic Arts ha fatto le mosse giuste per posizionarsi bene in questo settore

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   24/10/2012

Come abbiamo riportato ieri, Zynga ha licenziato oltre cento persone nella sede di Austin, ma non solo: ha anche ridotto gli investimenti per The Ville e una serie di altri titoli, chiuso gli uffici di Boston e proposto la chiusura di quelli in Giappone e Regno Unito. Una vera e propria disfatta per cui, però, non è il caso di gioire, secondo Peter Moore di Electronic Arts. "Siamo sempre tristi quando delle persone perdono il proprio posto di lavoro", ha detto in un'intervista. "La nostra speranza è che riescano a trovare una nuova occupazione al più presto."

Secondo Moore, i problemi di Zynga non rispecchiano necessariamente lo stato di salute del social gaming, un filone che però è stato forse circondato da un eccessivo entusiasmo nel corso degli ultimi anni. "Penso ancora che il social gaming abbia una forte posizione nel mercato, e credo che molti titoli appartenenti a questo filone si stiano spostando sui dispositivi mobile. Ci sentiamo pronti a questo tipo di sfida. La gente non dovrebbe considerare la situazione di Zynga necessariamente come una crisi dell'intero settore."

Fonte: Eurogamer.net