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I due sviluppatori di Arma III ancora in carcere, dovranno andare a giudizio

L'accusa è di spionaggio

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   16/11/2012

Da settanta giorni in una cella Greca con l'accusa di spionaggio, Ivan Buchta e Martin Pezlar, sviluppatori di Arma 3, si sono visti negare la cauzione dalla corte e ora dovranno affrontare l'appello, che si svolgerà con una settimana di ritardo per colpa degli scioperi che stanno colpendo tutta la Grecia, causati dalla crisi economica.

Il duo rischia ben venti anni di carcere per aver fotografato delle installazioni militari greche. Bohemia Interactive ha da tempo affermato che la coppia si trovava in Grecia soltanto per turismo.

Intanto sono emerse alcune storie sulle condizioni di carcerazione, raccontate dal padre di Ivan, che ha parlato di venticinque persone nella stessa cella costrette a dormire a terra perché non c'è spazio per tutti. I due ormai sembrano disperati e hanno più volte chiesto ai genitori di salvarli.

Le famiglie si sono lamentate anche con il governo Ceco, reo di non aver fatto abbastanza per aiutarli, anche se il ministero degli esteri Ceco afferma esattamente il contrario.

Fonte: Eurogamer.net