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Metro: Last Light, ecco a voi la Modella

Un nuovo cortometraggio di presentazione

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   29/11/2012

4A Games e THQ hanno rilasciato un nuovo cortometraggio per presentare i personaggi di Metro: Last Light. Stavolta tocca alla Modella, una ragazza che si è reinventata artigiana dopo un passato buio e si dedica alla realizzazione di corazze per i ranger.

Nata da una famiglia umile, figlia di mezzo di cinque sorelle, ci si aspettava da lei che si occupasse delle più piccole ed era al tempo stesso abituata a essere ignorata in favore delle più grandi. Tuttavia, a 15 anni, durante un viaggio in città, fu lei, e non loro, a essere notata da un talent scout in cerca di modelle sulle strade di Mosca. Sommersa di contratti da indossatrice, divenne milionaria prima di raggiungere i 18 anni; a 20, era già stufa delle lunghe giornate e del continuo viaggiare: pretendeva lusso e gratificazione e finì con lo smettere di lavorare del tutto.

Scaricata dalla propria agenzia, ma già famosa nell'alta società russa, passò la prima parte della ventina facendosi accompagnare da una festa all'altra, dilapidando la sua ricchezza e vedendo sempre meno la famiglia che si era lasciata alle spalle. Scoprì che c'era un numero più che sufficiente di uomini pronti a comprarle quello che voleva e finì con lo sposare uno di loro: un personaggio estremamente influente, con una reputazione di crudeltà e un oscuro passato, che assecondava i suoi vizi.

Dal sedile posteriore della limousine, telefonò a suo marito: era impaurita dalle notizie su bombe e missili, ma sicura che lui avrebbe saputo cosa fare. Dai gradini di un bunker nella periferia esterna della città, lui le rispose, in un tono canzonatorio che la colpì come un pugno nello stomaco, che forse stavolta avrebbe potuto cavarsela da sola. Le sue guardie del corpo la fecero entrare nella Metro prima che i missili colpissero, ma dal momento in cui le porte della stazione si chiusero, fu chiaro che non volevano più avere niente a che fare con lei. Là sotto, c'erano donne che le ricordavano le sue sorelle, ma i loro occhi erano pieni dell'amaro senso di rivalsa del vedere una ragazza ricca umiliata. Ora che i soldi e la celebrità non contavano più niente, era realmente sola.

Quando fame e paura superarono il suo orgoglio, si vide costretta a vendere l'unica risorsa a cui dava valore: il proprio corpo. Sopravvisse così per anni, vivendo alla giornata, sforzandosi di mantenere una certa aria di seduzione, mentre veniva evitata e malignata. Ma sempre più spesso, ripensava a sua madre e alle sue sorelle, a tutte le donne della sua famiglia che ormai vivevano solo nei suoi ricordi. E quei ricordi, gradualmente, la resero più forte e più determinata.