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Lo sviluppatore di Monaco si scaglia contro gli stretch goal delle campagne crowdfunding

Gli obiettivi supplementari giustificano le feature non implementate

NOTIZIA di Mattia Armani   —   29/01/2013

Lo sviluppatore di Monaco, ambizioso gioco di rapine con visuale a volo d'uccello previsto per aprile, si è scagliato contro gli obiettivi extra delle campagne di finanziamento dal basso.

I cosiddetti stretch goal, ovvero obiettivi economici supplementari che garantiscono feature agiguntive, sono il modo migliore, secondo Andy Schatz, per giustificare un gioco incompleto. Shatz ha affermato che chi disegna un titolo sa bene cosa è necessario per portare a compimento la sua idea, dunque se si tratta di feature necessarie è giusto metterle nell'obiettivo iniziale.

Parole sensate ma non sembra sensato estenderle a tutto il panorama dei finanziamenti videoludici dal basso. Siamo sicuri che almeno in parte i cosiddetti stretch goal siano onesti tentativi di aggiungere feature altrimenti troppo costose. Tra l'altro lo stesso sviluppatore è interessato al crowdfunding, anche se ribadisce che non apprezza gli effetti che sta avendo sul game design.

Fonte: PCGamer