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Ron Gilbert condivide le sue idee su un ipotetico nuovo Monkey Island

Ecco quello che farebbe

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/04/2013

L'autore di Monkey Island ha voluto mettere in chiaro la sua visione su un nuovo capitolo della serie, nel caso dipendesse da lui la possibilità di poterne fare un altro.

Ha chiarito in ogni caso di non essere al lavoro su un nuovo Monkey Island, nemmeno di "stare pianificando" un nuovo capitolo né di iniziare a programmarne l'ipotesi, ma se dovesse dipendere da lui, si tratterebbe di un "gioco retrò che ritorni alle radici della serie. Lo farei come una sorta di lo-res migliorata, stile grafico vecchio migliorato dall'hardware odierno". In ogni caso, "non avrebbe bisogno del 3D" nella visione di Gilbert, dunque potrebbe assomigliare alle riedizioni dei primi due capitoli, forse.

Il gioco inoltre dovrebbe essere "hardcore: niente tutorial né sistema di consigli" come visto per esempio in The Cave, niente di "modernizzante o portato verso il mercato di massa". Il problema principale riguarderebbe però la questione dei diritti: sebbene Disney abbia riferito di essere intenzionata a concedere l'utilizzo delle proprie serie a team con buoni progetti, Gilbert lavorerebbe ad un nuovo Monkey Island solo se possedesse completamente l'IP: "ho passato troppo della mia vita a lavorare su cose possedute da altri", ha spiegato sul suo blog, Grumpy Gamer. Inoltre, il nuovo capitolo sarebbe chiamato tipo Monkey Island 3a, perché per l'autore originale tutto quello che è giunto dopo il secondo capitolo non ha a che fare con la sua visione originale della serie, e dunque vorrebbe "ripartire esattamente da dove ho lasciato, senza bagagli, in un parco giochi". L'interfaccia, poi, non avrebbe i verbi come il vecchio sistema SCUMM, probabilmente, con un nuovo sistema di interazione e gestione più intuitiva dell'inventario. Basterebbe un team piccolo per lavorare bene sul progetto, secondo Gilbert, una squadra di circa 10 persone: "se dovessi usare Kickstarter, non metterei video in cui cerco di sembrare affascinante (come se potessi)", ha inoltre aggiunto, "nessun concept art né promesse facili o folli stretch goal con ricompense ridicole". "In effetti, potrei raccogliere una gran quantità di soldi in questo modo, ma non è quello che voglio fare. Io voglio fare un gioco".

Fonte: Grumpy Gamer