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Ha trentotto anni il videogiocatore americano medio che acquista più giochi

Molti altri dati dallo studio dell'ESA

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   29/04/2016

L'ESA ha pubblicato il suo rapporto annuale sui comportamenti dei videogiocatori negli Stati Uniti, basato su un campione di 4.000 famiglie. Qui trovate lo studio completo, di cui vogliamo comunque evidenziare alcune interessanti informazioni, visto che riguarda il più grande mercato mondiale dei videogiochi.

Intanto nel 63% delle 4.000 famiglie interrogate, c'è almeno un videogiocatore frequente. Nel 65% c'è un apparecchio per giocare, mentre il 48% ha una console per i videogiochi. Il 47% dei videogiocatori ha tra i 18 e i 49 anni, ma l'età del videogiocatore medio uomo è di 35 anni, mentre quella delle videogiocatrici è di 44 anni. Di chi gioca regolarmente, il 59% appartiene al genere maschile, mentre il 41% a quello femminile. Il videogiocatore medio gioca da 13 anni.

Parlando di acquisti, sono i trentottenni a comprare videogiochi più frequentemente. Degli acquirenti frequenti, il 60% sono uomini, e il 40% sono donne. Interessante il dato che vuole questa categoria di videogiocatori propensa per il 41% a comprare titoli senza provarli.

La piattaforma da gioco più utilizzata è il PC (56% dei rispondenti), seguita dalle console da gioco (53%) e dagli smartphone (36%). Le console portatili sono utilizzate soltanto dal 17% dei giocatori frequenti. Il 50% di chi usa una console per giocare ha dichiarato di utilizzarla anche per guardare film. Il 54% dei rispondenti ha dichiarato di giocare con altra gente, inclusi amici (40%) e familiari (21%).

Chi gioca online ci passa in media 6,5 ore a settimana. La metà dei rispondenti conosce gli esport. Di questi il 45% li segue tramite i social media. Il 55% dei giocatori frequenti sa dell'esistenza dei visori VR e il 40% ha dichiarato che vorrebbe acquistarne uno nei prossimi 12 mesi.

Nel 2015 sono stati spesi nell'industria dei videogiochi 23,5 miliardi di dollari, dei quali 16,5 miliardi in contenuti ludici. Di questi il 56% sono acquisti digitali.