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Mafia III deve vendere almeno otto milioni di copie a prezzo pieno per andare in pareggio, ma per ora è sotto al milione

La tesi: l'insuccesso del gioco è colpa dell'incompetenza del publisher

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   31/10/2016

Tra le informazioni più interessanti che emergono dalla lettura del lungo post dell'ex sviluppatore di Irrational Games, di cui vi abbiamo già in parte parlato, ci sono i dati di vendita di alcuni titoli di 2K (si parla di copie vendute a prezzo pieno, quelle che contano davvero per raggiungere il pareggio):

BioShock  - Ha venduto 5 milioni di copie (profittevole);
BioShock 2  - Ha venduto 4 milioni di copie (profittevole);
BioShock Infinite  - Ha venduto 4,3 milioni di copie (profittevole);
The Bureau: XCOM Declassified  - Ha venduto circa cinquecentomila copie (in perdita);
Borderlands: The Pre-Sequel  - Ha venduto 1,7 milioni di copie (profittevole).

Lo sviluppatore li ha pubblicati per sottolineare come 2K abbia chiuso degli studi di talento che hanno prodotto giochi che gli hanno fatto incassare molti soldi e che sono stati acclamati dalla critica (The Bureau è l'unico in perdita e l'unico sviluppato direttamente da 2K) per motivi incomprensibili, facendo confluire alcuni dei licenziati nello studio "Hanger 13" di Novato, che ha lavorato per anni su Mafia III.

Proprio di quest'ultimo viene sottolineato come sia un grosso fallimento: per andare in pareggio il titolo avrebbe dovuto vendere 8 milioni di copie a prezzo pieno, ma è ancora fermo sotto il milione, dopo aver ricevuto recensioni negative o molto tiepide dalla critica.

Insomma, il messaggio è chiaro: 2K ha gestito con incompetenza alcuni dei suoi studi migliori per motivi che non sono mai stati chiariti. Stando all'autore del post il publisher si regge ancora in piedi solo grazie a Firaxis (serie Civilization e serie XCOM) e Visual Concepts (NBA 2K17), due studi che guardacaso hanno una libertà operativa completa.