16

Scopriamo i prossimi passi dell’IVIPRO per introdurre il patrimonio italiano nel mondo dei videogiochi

L'IVIPRO vuole mappare l'intero territorio nazionale a fini videoludici

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   09/11/2016

AESVI ha presentato a inizio settembre un progetto di mappatura del territorio italiano in chiave videoludica: l'IVIPRO, di cui colpevolmente non vi abbiamo parlato. Rimediamo subito recuperando parte del comunicato ufficiale diramato allora:

"Italian Film Commissions, coordinamento nazionale che riunisce 17 Film Commission presenti sul territorio nazionale che si occupano di fornire servizi nell'ambito della produzione cinematografica, e AESVI, l'Associazione di categoria che rappresenta gli editori e gli sviluppatori di videogiochi operanti in Italia, hanno firmato oggi, nello scenario della 73° Mostra Internazionale dell'Arte Cinematografica di Venezia, un Protocollo d'Intesa volto a raggiungere due obiettivi principali: offrire maggiori opportunità alla crescente industria italiana del videogioco, contribuendo ad elevare il livello di competitività del Paese sullo scenario internazionale nel settore, e favorire al contempo la valorizzazione del territorio e del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e turistico del Paese, attraverso il sostegno alla creazione e alla produzione di videogiochi e di applicazioni interattive legate ad esso.

"l'Italian Videogame Program (IVIPRO), un progetto - ideato e curato da Andrea Dresseno - che mira a mappare in chiave videoludica il territorio e il patrimonio artistico, architettonico e storico italiano. I risultati del lavoro di ricerca e catalogazione confluiranno in un database legato alle banche dati delle singole Film Commission: un utile strumento a disposizione delle Istituzioni e degli sviluppatori italiani e stranieri. Il lavoro di mappatura dell'IVIPRO partirà da Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Trentino per poi estendersi anche alle altre regioni. Il portale sarà in triplice lingua (italiano, inglese, giapponese); il database in italiano e inglese."

Insomma, vi piacerebbe vedere più videogiochi ambientati in Italia? Opere come la trilogia di Assassin's Creed II hanno mostrato come la storia del nostro paese sia adattissima per creare ambientazioni affascinanti, perfette per i generi più disparati.

Da settembre a oggi l'IVIPRO ha lavorato molto e ha già stabilito alcuni passi precisi da compiere nei prossimi mesi. Nel 2017 inaugurerà il suo database con la scansione delle prime quattro aree (le già indicate Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Trentino), ma il processo di arricchimento non si fermerà e proseguirà negli anni successivi, con continue integrazioni di nuove zone.

Il sito ufficiale del progetto si arricchirà prima di Natale della sezione "Italia in gioco", che offrirà una panoramica dei videogiochi italiani e internazionali ambientati in toto o in parte nel nostro paese. La selezione iniziale comprenderà settanta titoli, ma sarà arricchita con il tempo.

Infine, IVIPRO collaborerà con alcuni musei per mappare alcuni oggetti e creare una mappatura nella mappatura del territorio: "I musei italiani possono diventare a loro volta soglia verso altre location, location nelle location. In altre parole, porte d'accesso verso molteplici narrazioni a partire dagli oggetti che conservano. Il caso del sottomarino Toti, cui il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano ha dedicato un'app in VR, è esemplare in tal senso."

Insomma, si tratta di un'iniziativa davvero interessante, che se condotta con serietà può portare a ottimi risultati. Non mancheremo di seguirla e riportarne i progressi.