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Samsung chiarisce i motivi alla base delle esplosioni del Galaxy Note 7

Dopo mesi di indagini, Samsung spiega i perché delle esplosioni del Galaxy Note 7

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   23/01/2017

Ha fatto ovviamente scalpore il famoso affaire Galaxy Note 7, ovvero l'inquietante serie di incidenti che ha costretto Samsung a ritirare dal mercato il suo bello ma maledetto dispositivo.

Dopo mesi di indagini, il produttore coreano è giunto alle conclusioni definitive sui motivi che hanno portato a tali problematiche, che hanno compreso esplosioni e incendi "spontanei" dei Note 7. A quanto pare, c'era un difetto di fabbricazione in una zona delle batterie, in particolare nell'angolo in alto a destra che ha provocato gli eventuali cortocircuiti con conseguenze devastanti. Le batterie erano prodotte da Samsung SDI, direttamente controllata dalla casa madre, e il problema è emerso dopo numerosi test su migliaia di smartphone, con indagini effettuate anche da compagnie esterne incaricate.

Tali danni hanno coinvolto tutte le batterie esaminate, dunque di fatto tutti i Note 7 prodotti sono effettivamente a rischio esplosione. Altro problema la lunghezza degli elettrodi negativi che a quanto pare poteva portare a una deformazione sul lato della batteria.

Stranamente, anche le batterie sostitutive, prodotte da Amperex, erano affette da problemi, di ordine diverso: in questo caso si trattava di difetti riguardanti le saldature, che subivano deformazioni nel corso dei processi di espansione e contrazione degli elettrodi nei cicli di scarico e carico portando eventualmente alla rottura del nastro isolante e al conseguente cortocircuito. Non stupiscono, dunque, le bizzarre precauzioni richieste agli utenti per effettuare la procedura di restituzione dei Note 7, con tanto di scatola ignifuga.