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Giocatore professionista di Overwatch cacciato a calci dalla Toronto Esports per insulti razzisti

Per molti non è ancora chiaro come ci si deve comportare

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/04/2017

Con la diffusione degli eSport sono molti i videogiocatori che prendono parte ai tornei ufficiali sparsi in tutto il mondo. Alcuni, dopo anni di sforzi, finiscono per lasciare. I motivi degli abbandoni sono i più disparati e possono riguardare un calo di prestazioni, una certa stanchezza, dei cambiamenti nella vita privata e così via. Per il ventottenne Matt "Dellor" Vaughn è andata diversamente: è stato cacciato dalla Toronto Esports per via di insulti razzisti durante una partita di Overwatch.

Il fatto è avvenuto durante un partita classificata in cui è stato ucciso più volte da una Widowmaker avversaria molto precisa. Vaugn, pensando fosse guidata da un cheater, ha reagito con grande maturità iniziando a dargli del "negro" per diversi secondi. Purtroppo per lui era in diretta su Twitch e un suo spettatore lo ha registrato, pubblicando su YouTube le sue "gesta".

Toronto Esports non ha potuto fare altro che cacciarlo con un comunicato ufficiale firmato dal presidente Ryan Pallett, in cui viene detto che non c'è alcuna tolleranza verso l'intolleranza e che l'organizzazione è fondata sull'inclusività. Prima di cacciarlo, comunque, Vaughn è stato ascoltato.

Vaughn si è detto dispiaciuto per l'accaduto e ha dichiarato di aver meritato la cacciata, nonostante abbia attribuito il suo sfogo razzista alla rabbia per vari problemi che gli stavano capitando. Nel frattempo Twitch ha anche sospeso il suo canale.