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"La vita dei cheater in Destiny 2 sarà brutta, brutale e breve", Bungie spiega la mancanza di server dedicati

Sarà un sistema misto, con le partite comunque gestite dai server di Bungie

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   26/05/2017

Come saprete Destiny 2 non avrà server dedicati, un particolare che ha lasciato interdetti quando è stato svelato. Date le rimostranze di moltissimi giocatori, Bungie è stata costretta a dare spiegazioni sulla faccenda. A pensarci è stato l'engineering lead Matt Segur, che ha parlato di un sistema di networking unico e ben rodato per Destiny 2.

Parlando dei server dedicati, ha detto che ogni attività di gioco sarà gestita da uno dei server di Bungie, in modo da non far subire migrazioni dell'host durante un tentativo di Raid o un match Trials. Si tratta di un sistema profondamente differente da quello di Destiny 1, dove questi compiti erano gestiti dalle console dei giocatori. Insomma, Destiny 2 utilizzerà un sistema ibrido tra tecnologie client-server e peer-to-peer.

"Il server avrà l'autorità sulla progressione di gioco, mentre i giocatori avranno l'autorità sui loro movimenti e abilità. In questo modo potremo dare ai giocatori un senso di immediatezza in tutti gli spostamenti e nelle sparatorie, a prescindere da dove vivono e con chi stanno giocando."

Stando alle sue parole non si tratterebbe di un modo per risparmiare, visto che l'investimento per i server è stato ingentissimo. Rimane comunque aperto un nodo fondamentale: i cheater su PC, che saranno avvantaggiati con il peer-to-peer.

Su questo argomento Segur ha concordato e ha affermato che il PC come piattaforma è una grossa sfida per Destiny 2, ma ha anche dichiarato che gli addetti alla sicurezza hanno passato anni a sviluppare un piano per affrontare chi voglia rovinare la comunità: "La vita dei cheater in Destiny 2 sarà brutta, brutale e breve". Purtroppo queste strategie di ricerca e repressione sono top secret.