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La versione australiana di Call of Duty: WWII è stata censurata a causa di una scena controversa

Una sequenza di Call of Duty: WWII è stata modificata su richiesta dell'Australian Classification Board

NOTIZIA di Davide Spotti   —   19/10/2017

Ad agosto l'Australian Classification Board aveva classificato Call of Duty: WWII con un rating R18+. La decisione è stata confermata questa settimana, ma con una differenza: la voce che riportava la presenza di scene di violenza sessuale è stata rimossa. Nel caso preferiate evitare spoiler, vi invitiamo ad interrompere qui la lettura.

La scena in questione si verifica quando il giocatore sta controllando il personaggio di Rousseau, uno dei quattro utilizzabili nel corso della campagna. Rosseau viene incaricato di infiltrarsi in un palazzo controllato dai tedeschi e si imbatte in una donna che sta per essere trascinata dentro un armadio da un soldato nazista. Al giocatore viene data la possibilità di uccidere il nemico, ma qualora dovesse decidere di andarsene sentirà il nazista abbassare la cerniera lampo dei pantaloni e avanzare verso la donna.

Sledgehammer e Activision hanno fatto il possibile per eliminare la dicitura dalla copertina del gioco e per raggiungere lo scopo la suddetta scena è stata modificata. La donna non indossa più una gonna ma un paio di pantaloni e l'audio della zip che si abbassa è stato eliminato. Questi cambiamenti sono stati sufficienti a rimuovere l'avvertimento dal gioco.

Al momento non è chiaro se la sequenza sia destinata ad essere modificata su tutte le versioni di Call of Duty: WWII oppure se rimarrà una scelta esclusiva indirizzata al territorio australiano, come del resto è già accaduto in altre occasioni.

In attesa di saperne di più vi ricordiamo che Call of Duty: WWII sarà disponibile dal 3 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

La versione australiana di Call of Duty: WWII è stata censurata a causa di una scena controversa