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Crollo di vendite per Star Wars: Battlefront II rispetto al primo capitolo nel Regno Unito: -60%

Ci sono le polemiche sulle micro-transazioni dietro al drastico calo di Star Wars: Battlefront II?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   20/11/2017

I dati diffusi da Chart-Track per la classifica settimanale di vendita nel Regno Unito mostrano ancora Call of Duty: WWII in prima posizione, ma evidenziano anche un altro elemento di grande interesse.

Star Wars: Battlefront II ha subito un crollo nelle vendite retail rispetto al primo capitolo: il nuovo sparatutto di DICE ed EA ha venduto il 60% di copie in meno rispetto al primo Battlefront, almeno per quanto riguarda le copie fisiche vendute in negozio e ovviamente per quanto riguarda solo il mercato britannico. Sebbene questo risultato possa essere ricondotto a diversi fattori (aumento delle copie in digitale, stanchezza del brand dopo il primo capitolo, altri titoli di interesse nello stesso periodo) è indubbio che buona parte di questo disamoramento nei confronti della serie sia dovuta alla recente polemica sulle micro-transazioni che ha investito EA e ha portato infine alla drastica decisione di sospendere tutte le forme di acquisto in-game.

Il crollo del 60% è davvero notevole se si considera che, nel 2015, Star Wars: Battlefront aveva rappresentato il gioco di Star Wars dal maggiore successo al lancio nel Regno Unito e ha mantenuto un buon ritmo durante il lungo periodo di supporto online. D'altra parte la recente polemica sulle micro-transazioni e sulla quantità di tempo richiesta per sbloccare gli eroi con il solo gameplay ha ricevuto ampia copertura nel Regno Unito anche da parte dei media generalisti come BBC e CNN, dunque è probabile che questa possa aver avuto un effetto importante sulle prime vendite al lancio.