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Il director di The Legend of Zelda: Breath of the Wild parla della mancanza di dungeon nel gioco

Gli sviluppatori hanno scelto di utilizzare i santuari in The Legend of Zelda: Breath of the Wild

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   26/12/2017

Dopo aver spiegato i motivi per cui non è possibile accarezzare i cani nel gioco, il director di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Hidemaro Fujibayashi, ha parlato durante l'ultimo podcast di Nintendo Power del perché non ci siano dungeon nell'ultima avventura di Link.

Stando a quanto riferito da Fujibayashi, il team di sviluppo ha preferito non riproporre gli ampi sotterranei degli episodi precedenti, sostituendoli con un centinaio di santuari che avrebbero svolto fondamentalmente il medesimo ruolo.

Quando però gli autori hanno pensato che tale soluzione non fosse sufficiente per valorizzare l'ampiezza dello scenario di Breath of the Wild, si è deciso di introdurre anche i mini-dungeon delle Bestie Divine, donandogli una certa rilevanza nell'ottica del gioco.