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Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta è fortemente incentrato sulla narrazione, ecco perché non è stato creato un mondo aperto

Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta mantiene un'impostazione tradizionalista

NOTIZIA di Davide Spotti   —   16/04/2018

Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta sarà il primo capitolo destinato a una console casalinga dai tempi di Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto, disponibile in Europa su PlayStation 2 dal 2006.

Tuttavia, contrariamente alle tendenze del mercato odierno, il nuovo capitolo della serie manterrà un'impostazione tradizionalista, senza offrire al giocatore un'ambientazione open world liberamente esplorabile. Come è stato spiegato dal creatore della saga, Yuji Horii, il team di sviluppo si è focalizzato soprattutto sulla componente narrativa.

"La realizzazione di un open world ha ovviamente dei costi di sviluppo e influenza il tempo e le risorse impiegate", ha commentato in un'intervista pubblicata sul numero di maggio del magazine EDGE. "Se ad esempio si volesse andare a pescare da qualche parte, bisognerebbe compiere molti sforzi per sviluppare un sistema di pesca. Ho ritenuto fosse preferibile concentrarsi sulla storia, anziché distribuire il nostro impegno su una vasta gamma di cose. Credo che così si sia fatto un miglior uso del nostro tempo".

Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta uscirà il 4 settembre su PC e PlayStation 4. L'edizione per Nintendo Switch arriverà successivamente.