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PSP go: continuano i boicottaggi

E' ribellione anche in Italia

NOTIZIA di Ludovica Lagomarsino   —   09/10/2009

La nuova portatile di casa Sony, PSP Go, sta vivendo una vicenda che non riguarda il suo rapporto con quel pubblico di "utilizzatori finali" che è composto da videogiocatori, bensì con le catene distributive ed i commercianti che non hanno preso molto bene il suo rilascio. Al punto di deciderne il suo boicottaggio. Le motivazioni risiedono nella non comprensione di un lettore UMD all'interno della console, che in questo modo penalizza i rivenditori che non hanno software da vendere, essendo quest'ultimo disponibile per la console in digital delivery. Anche il prezzo stesso della console, fissato in 249€, ha riscosso forti critiche.
Anche la catena di base tedesca Mediamarket, che sul nostro territorio vende sotto le etichette di Media World e Saturn, ha aderito al boicottaggio di PSP Go, e dunque nelle sue catene non è possibile acquistarla. Gaetano Ruvolo, general manager di Sony Computer Entertainment Italia, commenta così la questione: "PSP Go è il primo esperimento di console supportata esclusivamente da contenuti acquistabili online. Naturalmente si era tenuto conto del mancato profitto dei retailer sui singoli contenuti nella definizione degli accordi commerciali, compensandolo con un aumento su quello della console. Mediamarket è stato l'unico rivenditore in Italia a non accettare la scontistica offerta, per quanto adeguata al nuovo modello di business. Nonostante questo il resto del mercato ha già assorbito la quantità di prodotti, permettendoci di rispettare i target di vendita previsti per il lancio".
Attendiamo di conoscere il futuro di una tensione che ha generato una posizione di scontro fra produttore e distribuzione, chiedendoci in che modo questo inciderà sulla risposta dei consumatori.

PSP go: continuano i boicottaggi