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Evan Wells di Naughty Dog e il ritmo di Uncharted 2

Alcune riflessioni dal co-fondatore del team di sviluppo

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/12/2009

Il co-presidente di Naughty Dog, Evan Wells, è ovviamente molto soddisfatto della sua ultima creatura, giustamente, tuttavia ci sono diversi aspetti che possono essere discussi sulla nuova avventura di Nathan Drake, come è possibile vedere dall'articolo di G4TV.

G4TV ha avuto occasione di intervistare Wells, e quello che ne è venuto fuori è una lunga ed esaustiva intervista che tocca molti aspetti di Uncharted 2, difficilmente sintetizzabile in brevi punti, sebbene alcune importanti riflessioni colpiscano forse più di altre.

Tra queste, si segnala la questione del ritmo di gioco: Naughty Dog ha deciso di creare un gioco piuttosto lineare con Uncharted per una precisa scelta stilistica, senza voler introdurre a forza elementi sandbox. Per questo motivo, in certi casi può stridere l'organizzazione della caccia ai tesori, che spesso impongono digressioni anche importanti rispetto al filo conduttore di tutto il gioco. Anche Wells si è accorto di questo e sostiene di poter tornare sulla questione in un eventuale prossimo capitolo (praticamente una certezza, ma si rimane sul vago per il momento): il "treasure hunting" potrebbe essere implementato meglio nel contesto, oppure essere organizzato in maniera tale da imporre percorsi completamente diversi, magari implementati soprattutto come nuovi sentieri da percorrere una volta concluso il gioco per la prima volta.

Evan Wells di Naughty Dog e il ritmo di Uncharted 2