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Blizzard si pronuncia sulla questione Valve e "DOTA"

Non una bella mossa

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/10/2010

Il fatto che Valve abbia deciso di pubblicare un gioco intitolato DOTA 2 come diretto successore del DOTA originale, acronimo con cui è conosciuto dalla comunità videoludica la mod "Defence of the Ancients" di WarCraft III, una delle più giocate dal popolo Blizzard, rappresenta certamente una stranezza.

Il titolo in effetti non appartiene a Blizzard in quanto si tratta di un lavoro amatoriale che non è protetto da copyright, ma è certamente qualcosa che, seppure modificato, è strettamente collegato all'RTS fantasy in questione.

Secondo Rob Pardo di Blizzard, non si è trattato di una gran mossa da parte di Valve: "per noi, siginifica portare via dalla comunità di Blizzard e di Warcraft III un elemento importante, e non è una cosa bella", ha detto Pardo a Eurogamer.net sull'argomento, "Valve normalmente è molto a favore delle mod, è una compagnia così portata alla costruzione delle community che una mossa del genere risulta veramente strana... davvero non capisco perché abbiano preso una tale decisione".

Blizzard si pronuncia sulla questione Valve e 'DOTA'