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CD Projekt contro i DRM

Trattano i giocatori come criminali

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/11/2010

Nonostante l'approccio piuttosto duro nei confronti di chi scarica copie illegali di The Witcher II annunciato qualche giorno fa, CD Projekt si dimostra comunque sensibile ai disagi imposti ai giocatori onesti che si ritrovano penalizzati dall'invasività di certi sistemi di protezione.

In particolare, per quanto riguarda i DRM, il CEO Marcin Iwiński ha affermato che "trattano i giocatori come criminali" e fondamentalmente "non funzionano" a dovere. In particolare, il fatto che i DRM limitino il possesso ad una sola copia del gioco originale, rende il gioco comprato in qualche modo inferiore e più limitante rispetto alla copia scaricata da internet, una cosa assurda secondo il capo di CD Projekt.

Inoltre, la necessità di essere costantemente collegati a internet, richiesta da alcuni tipi di protezione, è ugualmente ingiusta per chi ha comprato il gioco e se lo vuole godere magari su un portatile, andando in vacanza dove gli è impossibile collegarsi. Allo stesso modo, se si guardano le statistiche dei torrent, Iwiński sostiene che nonostante i DRM tanto avanzati utilizzati ad esempio da Call of Duty: Black Ops questo risulta comunque uno dei titoli più scaricati su internet, dunque c'è comunque qualcosa che non va. Il publisher polacco, d'altra parte, ha già dimostrato in precedenza la sua avversione ai DRM con l'esclusione del sistema dal portale di digital delivery GOG.com, che vende titoli completamente privi di tale sistema compreso il nuovo The Witcher II, che non conterrà DRM e potrà essere installato e scaricato da un medesimo account (con cui ovviamente è stato acquistato) innumerevoli volte.