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Tim Schafer: l'autocensura limita l'umorismo nei videogiochi

Troppe precauzioni da parte degli autori

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   07/02/2011

In effetti, i giocatori di vecchia data si domandano da tempo che fine abbia fatto la freschezza narrativa o i dialoghi acuti e pungenti delle vecchie avventure grafiche Lucas all'interno del mercato di oggi e Tim Schafer, protagonista proprio dello sviluppo di tali gloriosi titoli, pare avere una spiegazione.

Secondo il capo di Double Fine, game designer di svariate avventure grafiche nella loro epoca d'oro, una sorta di autocensura imposta dagli sviluppatori stessi, al giorno d'oggi, porrebbe dei grossi limiti alle possibilità d'espressione dei videogiochi, in particolare diluendo molto il potere umoristico di questi.

Interrogato sull'argomento da CVG, Schafer ha risposto: "ci sono molte persone divertenti nell'industria videoludica e sembra che questi spesso si trovino a pensare delle cose divertenti, e poi a dire No, non posso farlo. Tagliamolo perché qualcuno potrebbe esserne infastidito." In questo modo, agirebbe una sorta di censura preventiva che tende a eliminare temi scomodi o battute troppo sagaci o ironiche, cosicché i testi dei giochi moderni risultano spesso piuttosto scialbi, se paragonati a quelli di opere di qualche anno fa.

Fonte: CVG