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Una grande vittoria per l'industria dei videogiochi

Sconfitta la legge californiana che voleva punire chi avesse venduto i videogiochi violenti

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   27/06/2011

La causa Brown vs. Entertainment Merchants Association si è conclusa bene per la nostra industria, con i videogiochi che hanno ottenuto lo stesso status di vendita dei libri e dei film, almeno negli Stati Uniti.

Il caso fu sollevato nel 2005 in California, per ristabilire una legge che impedisse la vendita dei videogiochi violenti ai minori, con multe che potevano arrivare fino a 1000 dollari.

Il risultato sarebbe stato devastante per l'industria, con i negozianti che avrebbero rifiutato di vendere i giochi più violenti e, di conseguenza, con i publisher che avrebbero dovuto aggiornare la loro offerta tagliando sul nascere i titoli più controversi.

L'EMA ha vinto con 7 voti contro 2 da parte della corte e con una sentenza che dichiara poco convincenti le tesi dello stato della California.

Ovviamente è grande la soddisfazione da parte dei maggiori rappresentati dell'industria dei videogiochi. Tra i molti hanno espresso la loro gioia per la sentenza, Ken Levine (il papà di Bioshock) , Cliff Bleszinski (Epic Games), John Riccitiello (il boss di Electronic Arts).

Fonte: Eurogamer.net