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Bethesda: su Skyrim parliamo di chiarezza, più che accessibilità

Più attenzione all'introduzione nel mondo di gioco

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/07/2011

La questione di The Elder Scrolls V: Skyrim più accessibile degli episodi precedenti ha fatto alzare un buon numero di sopracciglia, specialmente presso gli appassionati della serie, ma a quanto pare si tratta di un fraintendimento.

Todd Howard di Bethesda chiarisce il fatto che la volontà del team non è di rendere più accessibile al gioco, nel senso di semplificarlo come esperienza, quanto piuttosto di eliminare la componente di potenziale confusione: "onestamente, non pensiamo molto all'accessibilità", ha dichiarato sinceramente Howard, "perché in effetti abbiamo visto che attiriamo comunque un gran numero di persone semplicemente facendo i giochi che ci piace fare".

"Vogliamo rimuovere la confusione, quello sì", ha però specificato, "vorremmo cercare di fornire un supporto migliore per entrare meglio all'interno del mondo di gioco". In pratica, secondo Howard capita che il giocatore sia messo davanti ad un complesso menù che gli richiede di costruire un personaggio, senza dare abbastanza informazioni sull'influenza che tali scelte avranno più avanti nel gioco. "Così succede che magari uno inizia Oblivion, gioca per tre ore e poi si rende conto di aver scelto male e decide di ricominciare dall'inizio". Ecco, Bethesda in Skyrim cercherà di evitare che questo accada fornendo un maggiore quantitativo di informazioni e forse rendendo la modifica del personaggio più graduale. Questo, e un miglioramento generale dei controlli potrebbero essere le iniziative del team che sono state scambiate per una maggiore accessibilità.

Fonte: Gamasutra