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Facebook e fake news: chiuse 23 pagine in Italia con quasi 2,5 milioni di follower

A partire da un'indagine di Avaaz, Facebook ha agito chiudendo per fake news 23 pagine Facebook che raggiungevano un totale di circa 2,5 milioni di follower.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   12/05/2019

Il controllo più stretto sulla diffusione di fake news attraverso i social network era stato annunciato, soprattutto per quanto riguarda Facebook e Twitter, con alcuni risultati di questa nuova politica che giungono anche in Italia, vista la chiusura recente di 23 pagine seguite da un totale di quasi 2,5 milioni di utenti.

A due settimane di distanza dalle elezioni europee, in un momento dunque di massima attività per gli argomenti politici e sociali su Facebook e simili, le indagini dell'ong Avaaz hanno portato alla chiusura in Italia di 23 pagine per diffusione di fake news e simili, andando a colpire un bacino di 2,46 milioni di utenti in totale. Tali pagine diffondevano e condividevano informazioni false o fortemente viziate su vari contenuti, dalla politica a questioni più specifiche come migranti, vaccini e antisemitismo.

Oltre metà delle pagine chiuse su Facebook avevano carattere politico ed erano dichiaratamente a sostegno di Lega e M5S, come risulta chiaro guardando semplicemente i nomi dei gruppi riportati nel documento di Avaaz, che può essere esaminato a questo indirizzo. Molte altre pagine erano in apparenza non politiche, ma venivano usate per spargere contenuti divisivi vicini all'estrema destra. Il report ha identificato 14 network italiani su Facebook, comprensivi di 104 pagine e sei gruppi, con un totale di 18,2 milioni di follower raggiunti. Il documento è stato presentato a Facebook il 3 maggio e la compagnia, nei giorni seguenti, ha deciso di agire contro 23 pagine tra quelle presenti nell'indagine dell'ong.

Christoph Schott, Direttore della campagna di Avaaz, ha detto: "Tutto questo è l'ennesima prova che esistono reti che condividono disinformazione e notizie false allo scopo di alimentare odio e divisioni, proprio in vista delle elezioni europee. Facebook ha fatto un buon lavoro nel chiudere queste pagine, ma il fatto che un'azienda multi-miliardaria debba appoggiarsi a un'inchiesta finanziata dal basso di Avaaz per difendere la democrazia in Europa la dice lunga. Facebook deve fare di più, e deve farlo con urgenza."

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