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Fallout 76, i prezzi dei frigoriferi e le microtransazioni pay-to-win fanno inferocire i giocatori

Il prezzo dei frigoriferi e le microtransazioni pay-to-win hanno fatto inferocire i giocatori di Fallout 76, con nuove rimostranze nei confronti di Bethesda.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   11/09/2019

Il prezzo dei frigoriferi e le microtransazioni pay-to-win di Fallout 76 hanno letteralmente fatto inferocire i giocatori. Cerchiamo di capire cos'è successo.

Ieri è stato pubblicato il nuovo aggiornamento di Fallout 76 che aggiunge diverse migliorie e molti nuovi contenuti al gioco. Tra le novità anche dei nuovi oggetti per la sezione dell'Atomic Shop, tra i quali dei frigoriferi, che possono essere messi nei C.A.M.P. per ridurre il tasso di deterioramento di cibo e bevande del 50%, e dei robottini stile Wall-E, che vanno alla ricerca di materiali di scarto e oggetti semplici nelle aree circostanti ai C.A.M.P. Il problema di entrambi e che costano molto e, soprattutto, sono oggetti pay-to-win.

Partiamo dai prezzi: i frigoriferi costano 700 Atom, mentre la Collectron Station, da cui escono i robottini di cui sopra, costa 500 Atom. Chi volesse avere subito entrambi gli oggetti dovrebbe spendere sostanzialmente 20€ di microtransazioni, visto che un pacco da 1000 Atom costa 9,99€. Ovviamente c'è sempre la possibilità che si abbiano degli Atom di riserva e che si vada a spendere meno, oppure che si abbia moltissimo tempo libero e si accumulino abbastanza Atom da non spendere nulla. La sostanza però cambia di poco considerando come funzionano questo tipo di giochi.

Altro nodo è quello della natura pay-to-win di questi oggetti, che si spiega in modo semplicissimo: la ricerca di cibo e di materiali di scarto sono due elementi cardine della natura survival di Fallout 76. Tolte a un giocatore queste incombenze, il vantaggio sui giocatori non paganti diventa evidente.

Insomma, la vecchia promessa di Bethesda sulla natura essenzialmente cosmetica delle microtransazioni di Fallout 76 è andata un'altra volta a farsi benedire, dopo che lo aveva già fatto con l'introduzione dei kit di riparazione.