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Guadagni maggiori per i musicisti, con i videogiochi

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/12/2008

Secondo un articolo della Associated Press, pare che i musicisti guadagnino di più dalla royalties legate ai videogiochi musicali che non dalla vendita dei dischi stessi.
Si spiegherebbe così la crescente propensione di questi a comparire nei vari rhythm game, e a concedere anche l'utilizzo delle tracce master per le canzoni, mentre all'inizio la questione sembrava vista con un certo sospetto dall'industria musicale. D'altra parte con 22 milioni di copie vendute per quanto riguarda la serie Guitar Hero e 5 milioni per Rock Band, è chiaro che la visibilità data ai vari artisti sia notevole, e la cosa si riflette positivamente anche per i gruppi meno famosi, bypassando tutta la costosa sovrastruttura delle major discografiche.
Nel frattempo, Aerosmith, Nirvana, Red Hot Chili Peppers e altri vedono incrementare i propri guadagni grazie ai simulatori musicali sul mercato videoludico e ai diritti legati alle canzoni in essi contenute, e anche in questo caso senza appoggiarsi al marketing dell'industria discografica, che probabilmente è quella che sta perdendo maggiormente da questo boom dei rhythm games.