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iliad, spot TV rimosso dal Gran Giurì: la risposta dell'operatore

iliad risponde all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria e al Gran Giurì per la concorrenza del libero mercato: rimuovere la pubblicità televisiva è ingiusto.

NOTIZIA di Simone Pettine   —   13/12/2019

Di recente l'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria (tramite il Gran Giurì) ha imposto ad iliad la rimozione del suo ultimo spot televisivo, in quanto violerebbe almeno due articoli del codice attualmente in vigore per la regolamentazione del libero mercato. Adesso siamo in possesso di maggiori dettagli sul caso, e conosciamo anche la risposta di iliad.

L'operatore ha infatti risposto alle accuse del Gran Giurì, difendendo la propria posizione. Come prima cosa, iliad ha affermato che il suo spot TV non lede e non scredita gli altri operatori sul mercato, come ad esempio Wind Tre che ha dato il via all'intera istanza. "Il claim di verità dello spot di Iliad, da un lato, è privo di qualsiasi confronto o collegamento con altri operatori o con il mondo della telefonia e, dall'altro, è semplicemente messo in contrapposizione con generiche situazioni di falsità che, tuttavia, sono estranee al settore della telefonia". In particolare, la scena basata sull'immagine di negatività e falsità verrebbe invece usata per enfatizzare un valore positivo per il bene pubblicitario, la veridicità.

Dato che ad iliad è stato anche contestato lo slogan "il 98% dei clienti è soddisfatto. Iliad. La Rivoluzione", l'operatore è anche tornato su questo aspetto, confermando che il claim risulta veritiero: ai clienti venivano proposte quattro risposte alla domanda "si ritiene soddisfatto di iliad?", e cioè "molto", "abbastanza", "poco", e "per nulla". Dunque quanto riportato nello spot TV è corretto, dato che il 98% degli intervistati ha riposto con una delle prime due opzioni. Ad ogni modo, in seguito alla violazione degli articoli 14 e 2 già sancita dal Giurì, iliad dovrà rimuovere lo spot dalle reti televisive.

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