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Recensione di Druuna: Morbus Gravis

NOTIZIA di La Redazione   —   05/09/2001

Recensione di Druuna: Morbus Gravis

Nonostante l'ECTS Mauro Monti è riuscito a giocare abbondantemente a Druuna: Morbus Gravis, di cui abbiamo ampiamente parlato nelle settimane scorse. Druuna è il personaggio (piuttosto attraente) creato dall'abile matita di Paolo Eleutieri Serpieri all'inizio degli anni '80 e digitalizzato dall'italiana Artematica. L'avventura grafica, contenuta in ben sei cdrom, presenta qualcosa come 60 minuti di full motion video, in cui viene mostrata l'eroina in tutta la sua beltà.

"Mentre proseguiremo nell'avventura saremo infatti allietati da quasi un'ora di filmati full-screen che ci permetteranno di capire a fondo cosa è accaduto alla povera ragazza ed al suo malato mondo (che scopriremo devastato dalla diffusione di un letale virus mutogeno e dominato da un'inquietante casta para- religiosa denominata "I Preti"). Oltre che come scene di intermezzo fra una memoria e l'altra i filmati appariranno anche in concomitanza del ritrovamento di determinati oggetti, in risposta a delle nostre azioni (comprese quelle che porteranno ad una prematura dipartita di Druuna) e saranno utilizzati per permetterci di comunicare con gli altri personaggi del gioco. L'interazione con questi ultimi sarà comunque limitata e costituita unicamente dalla classica possibilità di effettuare una scelta fra un set di risposte multiple predefinite. Nel caso si conduca correttamente un discorso si potrà proseguire con il filmato e quindi con il gioco, mentre in occasione di una risposta errata assisteremo ad un'animazione riportante la dipartita della nostra protagonista.
In alcuni momenti del gioco i filmati andranno anche a costituire parte integrante del game-play, avvertiti da un segnale sonoro ci vedremo impegnati a prendere parzialmente il controllo dell'animazione a cui stiamo assistendo dovendo quindi far effettuare a Druuna dei semplici movimenti (come accadeva nei laser game stile "Dragon’s Lair").
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