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Recensione di Max Payne

NOTIZIA di La Redazione   —   25/07/2001

Recensione di Max Payne

Solitamente le gestazioni durano nove mesi. La gestazione di Max Payne è durata invece quattro anni, ma è uscito un gran bel bambino. Max Payne, della finlandese Remedy, pubblicato dall'accoppiata GoD/Take2, rappresenta il non-plus-ultra degli action game in singleplayer. A provarlo sul campo non uno, ben tre inviati di Multiplayer.it.

"L'originalità di Max Payne, rispetto ai titoli in terza persona suoi concorrenti, però non si riduce ai filmati di intermezzo ma la si respira in tutto il gioco e, soprattutto, nel sistema di controllo del personaggio. Il nostro alter ego elettronico risponde egregiamente ai comandi che gli vengono impartiti e raramente la risposta ai nostri input non è fluida ed immediata. Un commento a parte deve essere speso per quanto concerne la modalità "Bullet-Time"; implementata per la prima volta nel motore grafico che muove questo gioco ci darà la possibilità di effettuare azioni incredibili, sia a livello visivo che atletico, sfidando ogni legge di gravità. Grazie alla pressione del tasto destro del mouse vedremo Max Payne e tutto l'ambiente che lo circonda muoversi in modalità slow motion effetto che ci permetterà di effettuare, ad esempio, dei lunghi salti rallentati mentre scarichiamo i caricatori delle nostre armi sui nostri nemici..."
Non c'è da aspettare nemmeno otto secondi in slowmotion. La recensione di Max Payne vi aspetta.

Take 2 ci ha appena inviato altri due filmati datati 25 luglio (oggi). Entrambi sono intorno ai due mb. Il primo (1,3 mb). Il secondo (2,6 mb).