Scalebound su Nintendo Switch? JP Kellams, un ex producer di PlatinumGames che ha lavorato per quattro anni al gioco, lo esclude. Ossia ritiene improbabile che l'indiscrezione emersa nelle scorse ore abbia un qualche fondo di verità.
Attualmente Kellams lavora per Electronic Arts come producer per Madden NFL, ma ha conservato un ricordo vivido degli anni passati a sviluppare Scalebound, anni dai quali per riprendersi è finito addirittura in terapia, ma nei quali ha appreso moltissimo.
Il problema, secondo lui, non è solo il possesso della proprietà intellettuale, che a quel che gli risulta è nelle mani di Microsoft (almeno lo era finché lui ha lavorato al progetto), ma anche le differenze hardware tra Xbox One e Nintendo Switch, che renderebbero il progetto senza senso. Addirittura sarebbe meglio ricominciarlo da zero che perdere tempo a fare il port di quanto già fatto, tanti sono i problemi e le differenze. Del resto perché investire tanto in una proprietà intellettuale che non è stata mai messa alla prova dal mercato?
Per il resto, JP Kellams ha invitato gli utenti a non stressarlo con la storia di Scalebound, anche perché attualmente è impegnato a lavorare a progetti che almeno esistono. Del resto, dopo aver letto alcuni messaggi su Twitter, ha affermato candidamente che molti stanno sparlando di cose di cui non possono sapere semplicemente niente... che poi è quello che succede regolarmente sui social. Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.
