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The Sims 3: un esperimento di comportamento indipendente

Ancora una volta: è la vita che imita l'arte o viceversa?

NOTIZIA di Ludovica Lagomarsino   —   18/06/2009

L'autrice dell'esperimento è Robin Burkinshaw, una studentessa di games design presso la Anglia Ruskin University del Regno Unito. Quel che ha fatto, e registrato nel suo blog, è quasi banale nella sua semplicità ma sicuramente più che interessante, anche se dalle incerte conclusioni. Robin ha creato due personaggi dei Sims 3, Kev e sua figlia Alice. Dopo averne delineato i tratti li ha trasferiti in un lotto vuoto, attrezzato come un parco abbandonato, e li ha lasciati li' a vivere su due panchine senza intervenire più in alcun modo sulle loro azioni. Lasciandoli sostanzialmente sopravvivere con il poco che hanno, senza soldi, senza possibilità di promozione e nutrendosi di pasti gratisi a scuola o sul posto di lavoro.
Kev ha dei tratti caratteriali gradevoli, asociali, odia i bambini e in generale è il peggior padre che Alice possa desiderare. Dal canto suo la ragazzina è la classica vittima, con una vita difficile davanti a sè.
Una volta delineato il quadro Robin si è messa semplicemente ad osservare lo sviluppo degli eventi per poi narracerli nel blog, con una serie di screenshot illustrative a corredo. La storia riesce ad essere perfino appassionante, oltre che aprirsi ad una serie di considerazioni di indubbio interesse, vi invitiamo a darci un'occhiata. Che tipo di donna diventerà Alice da grande? Quanto riesce a replicare l'intelligenza artificiale dei comportamenti coerenti con i tratti caratteriali dei Sims abbandonati a loro stessi e lasciati a decidere delle proprie azioni senza il deus ex machina che li guida e cura in condizioni normali? E quanto questi comportamenti si avvicinano alla natura dell'essere umano reale? Tutto da vedere.

The Sims 3: un esperimento di comportamento indipendente