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Samsung Galaxy Nexus

Abbiamo messo mano al nuovo smartphone frutto della partnership tra il colosso coreano e Google

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   16/04/2012

Dopo una rapida crescita e le conferme del suo ruolo come leader tecnologico asiatico in ambito consumer - l'avvicendamento con Sony, in tal senso, è tanto lampante quanto sembra inarrestabile - Samsung si prepara a un 2012 da record.

Samsung Galaxy Nexus

Il primo quarto dell'anno, stando a quanto dichiarato, batterà ogni stima in termini di ricavi e, forse ancora più importante, si ha la percezione che l'azienda coreana stia non solo imponendo i propri prodotti grazie alle loro specifiche tecniche o al prezzo, ma anche per la crescente fiducia che viene accordata al marchio in sé. Certo Apple da questo punto di vista, in termini di brand awareness, è in Europa e USA ancora su un altro livello, però basta osservare il rilievo mediatico riservato ai rumor sul prossimo Galaxy SIII, per capire che qualcosa di importante sta effettivamente accadendo. In attesa di scoprire le prossime mosse di Samsung in ambito smartphone ma non solo, ci è stata fornito in prova il Galaxy Nexus che da qualche tempo attendavamo di poter testare con mano. In questo articolo vedremo da vicino l'hardware uscito a fine 2011, mentre tra qualche giorno approfondiremo a parte la nostra esperienza d'uso con Ice Cream Sandwich.

Da vicino

Tolto dalla scatola il Samsung Galaxy Nexus mostra un'estetica che unisce elementi inediti ad altri presi da device di successo già più che noti. Le linee tondeggianti ricordano il Nexus S mentre la superficie ruvida posteriore è al tatto pressoché identica a quella montata su SII e Note. Come oramai da abitudine le dimensioni di 13.5cm x 6.8cm x 0.8cm vedono lo spessore aumentare sul fondo, ma in più in questo caso guardando di lato si osserva la forma leggermente curva sia della scocca che del vetro.

Samsung Galaxy Nexus

Questo non è l'oramai standard Gorilla Glass: non abbiamo elementi di confronto ma, per l'uso a cui l'abbiamo sottoposto, non sembra che abbia punti deboli particolari o una superiore tendenza a graffiarsi. Nulla di particolarmente sconvolgente, comunque, e in nome dell'approccio "tradizionale" con è stato costruito si nota come anche in questo caso il corpo dello smartphone sia principalmente in plastica, qui di color grigio metallico. Una costruzione meno prestigiosa ma che permette di contenere il peso, fermo a 135 gr, e nonostante tutto non sacrifica la solidità, visto che in nessuna parte si notano flessioni. Un buon risultato considerando che l'iPhone 4S pesa una manciata di grammi in più montando un pannello da 3.5 pollici, mentre il Galaxy Nexus si allarga fino a raggiungere una ragguardevole diagonale di 4.65 pollici. Le dimensioni dello schermo sono una questione del tutto personale, ma è bene precisare che a differenza del Note, che in termini di maneggevolezza tradisce la filosofia ibrida a cavallo tra telefono e tablet, in questo caso non ci sono dubbi sulla natura mobile del prodotto. I pulsanti laterali sono quelli d'accensione e i due-in-uno che regolano il volume, mentre gli ingressi si limitano al jack 3.5mm per le cuffie e alla mini-USB 2.0. Questa adotta lo standard MHL, il che le consente anche di gestire lo streaming di video e audio a un altro dispositivo. Come una TV. La memoria interna è di 16GB, purtroppo non espandibile, visto che non ci sono slot per micro-SD.

Samsung Galaxy Nexus

Il cuore del Samsung Galaxy Nexus è il processore Texas Instruments OMAP 4460 ARM Cortex A9, un dual core clockato a 1.2GHz su cui torneremo più avanti che è stato affiancato dall'ormai standard gigabyte di RAM. Un assetto evidentemente scelto da Google come piattaforma di lancio per Ice Cream Sandwich che ha portato a preferire la CPU americana all'Exynos di Samsung, nonostante i due si basino sulla stessa architettura. La fotocamera frontale da 1.3 MegaPixel non regala particolari emozioni mentre quella posteriore da 5 MegaPixel resta un mistero, visto che già l'SII montava un sensore superiore. Se invece il confronto si vuol fare con il Nexus S, precedente frutto della collaborazione tra Seoul e Mountain View, la risoluzione rimane la medesima mentre sembra aumentare la qualità degli scatti. Che ci sono piaciuti specialmente quando in condizione di buona luminosità. Si registra, invece, come di consueto fino a 1080p. Gli standard wi-fi, bluetooth e GPS sono i soliti, idem per i sensori e la connettività: la dotazione è in definitiva ottima, quella che si aspetta da un telefono di livello. Senza particolari appunti - quindi un rilievo positivo - anche la qualità dello speaker e del microfono per le conversazioni.

Samsung Galaxy Nexus

Come sempre dedichiamo qualche riga in più allo schermo, componente di enorme interesse in dispositivi simili e soprattuto motivo di confronti senza fine. Il 4.65 pollici del Galaxy Nexus è un Super AMOLED HD simile a quello del Note: si tratta perciò di un pannello con struttura sub pixel pentile, non il massimo in quanto a resa. Questo però vale più in teoria che in pratica, perché l'alta risoluzione (1280x720) riesce a compensare piuttosto bene quel limite e disegnare bordi definiti con colori e neri soddisfacenti. Resta il fatto, però, che nell'ambito degli AMOLED ci sono pannelli con densità inferiore ma una miglior resa dei colori e in termini assoluti si ritrova dietro ad iPhone 4S con il suo IPS-LCD Retina Display e soprattutto al nuovo HTC One X dotato di Super-LCD 2, che attualmente sembrerebbe vincere a mani bassi la palma di migliore su piazza.

In azione

Come detto in apertura di Ice Cream Sandwich parleremo a parte, ma anche senza entrare nei dettagli del sistema operativo, è bene segnalare i punti forte - e quelli deboli - dell'esperienza d'uso. Accendendo il Samsung Galaxy Nexus si nota immediatamente l'assenza di tasti fisici e capacitivi: al loro posto tre icone ritagliano una piccola porzione di schermo in basso oppure, mettendo in orizzontale il telefono, a destra, aggiustando il loro orientamento in accordo a come si regge il dispositivo.

Samsung Galaxy Nexus

La presenza di un led indica inoltre quando ci sono notifiche non lette, una piccola aggiunta che ci si rende conto solo con il passare dei giorni di quanto in effetti sia comoda. L'interfaccia è quella originale di ICS e risponde con una rapidità che forse ancora non ci era capitato di sperimentare sotto Android, rendendo piacevole navigare, riprodurre i video e via dicendo. In questo senso la scelta del processore OMAP 4460 con GPU PowerVR SGX540 non ha un impatto negativo sulle performance, segno che evidentemente l'ottimizzazione fatta direttamente da Google ha portato i suoi frutti. Detto questo chi in cerca di un dispositivo in grado di esprimersi alla grande in ambito 3D, sappia che ci sono in circolazione hardware migliori a partire probabilmente dallo stesso Exynos per arrivare a quelli prossimi e futuri con Tegra 3. Guardando i risultati di benchmark veri e propri, la CPU Texas Instruments sembra uscirne piuttosto male ma si tratta sempre di test fatti su hardware e soprattutto sistemi operativi diversissimi, e non sempre riflettono l'esperienza d'uso. Che qui in effetti è qualitativamente ottima. Anche la batteria, nonostante non sia di dimensioni diverse da quelle di molti altri telefoni, si comporta bene e con un uso piuttosto intenso in wi-fi e 3G per navigare e leggere la posta in mobilità, non fatica ad arrivare a sera con un po' di carica residua. Tra l'altro rispetto a Galaxy SII e Note, Nexus quando sotto stress scalda meno, almeno esternamente.

In conclusione

Nonostante siano già passati diversi mesi dall'uscita, il Samsung Galaxy Nexus resta un telefono notevole e, anche a causa del lentissimo diffondersi di Ice Cream Sandwich, una delle migliori soluzioni possibili per chi in cerca di un dispositivo con installato Android 4.0. L'esperienza d'uso è veloce, senza particolari difetti e impreziosita da una dotazione complessiva di livello. Certo l'hardware in sé non primeggia in quanto a processore e schermo, ma il livello è comunque più che buono e i limiti restano più stampati sulla carta che effettivamente espressi quando si tratta di farne un uso quotidiano per svago o produttività. Permane il nodo del prezzo, che sul sito ufficiale di Samsung è ancora di 599 euro - troppi considerando la concorrenza - ma che navigando per gli shop online si attesta su cifre ben più basse, attorno ai 450 euro.