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Pronti a diventare pittori?

Vorreste dipingere ma non sapete nemmeno distinguere il magenta dal rosso? Tranquilli, Nintendo ha pensato a voi

RECENSIONE di Alessandro Bacchetta   —   08/08/2012

Art Academy, uscito nel 2010 per Nintendo DS, ha venduto molto bene: più di due milioni di copie in tutto il mondo, senza contare quelle diffuse attraverso (l'antecedente) pubblicazione digitale. Inevitabile quindi che arrivasse un seguito su 3DS, ancora una volta sviluppato dalla divisione europea di Kuju.

Pronti a diventare pittori?

Inevitabile anche perché, lasciando per un attimo da parte le questioni finanziarie, il principale problema di Art Academy era proprio l'hardware su cui girava: bassa resa visiva e touch screen mediocre (limitatamente al contesto grafico, s'intende) lo hanno tenuto lontano dalle persone con un minimo di esperienza pittorica. Questo seguito purtroppo, più che un autentico successore, è una sorta di aggiornamento del precedente capitolo: un ingrandimento, un perfezionamento, ma comunque un software intimamente legato al capostipite, forse fin troppo. Tanto da svilupparne i pregi, lasciandone intatti i - pochi - difetti.

In classe

Per chiunque non conosca o non abbia provato Art Academy, specifichiamo che non si tratta di un gioco in senso classico: esattamente come Wii Music, e altri progetti sulla stessa linea, è più simile a un software (grafico, in questo caso). Certo, ci sono dei retaggi ludici qua e là, ad esempio non si possono affrontare determinate lezioni se non se ne sono completate altre, ma sono elementi secondari, che non intaccano l'anima "educativa" dell'opera. Educativa, sì: perché Art Academy, più che un software per professionisti, o quantomeno più che un programma per chi sa già disegnare, è una cartuccia che dovrebbe introdurre chiunque alla pittura. E in questo, esattamente come due anni fa, riesce incredibilmente bene.

Pronti a diventare pittori?

Le varie lezioni (stavolta più di quindici, suddivise in due scaglioni, semplici e avanzate) sono ben strutturate, chiare e precise. E seguono un eccellente sviluppo graduale, senza mai stancare, capaci di alternare brillantemente teoria e pratica, com'è indispensabile in ambito artistico. Prima c'è l'esposizione del concetto, con alcuni brevi ma emblematici riferimenti storici, poi Leo, l'insegnante virtuale, mostra come procedere prima di lasciare il pennello nelle mani del giocatore. Le varie lezioni sono anch'esse internamente divise a tappe, così da mostrare un problema alla volta, rendendo tutto più comprensibile e meccanico. Si passa dal "semplice" chiaroscuro su un frutto a creare dei paesaggi relativamente elaborati, il tutto affrontando problemi enormemente complessi qui esposti, lo ripetiamo ancora, in modo sorprendentemente efficace: l'alternarsi dei colori, i vari accostamenti tra toni complementari, il nero cromatico e via dicendo. Tutti concetti difficili che, lo diciamo con certezza, avrete chiari una volta completato Art Academy: anche se non sarete provetti pittori, quantomeno avrete diverse conoscenze in più per "leggere" i dipinti. Il maggiore neo in questo campo sta nell'unico, evidente stacco del gioco: tra l'ultima lezione semplice e la prima avanzata c'è di mezzo un precipizio. Il livello d'autonomia richiesto è molto diverso, addirittura vanno preparati da soli i colori (Leo suggerisce i nomi, senza mostrare direttamente i toni) tanto da risultare quasi una modalità a parte.

Colorare

Tra gli strumenti Art Academy propone matite di vario tipo, pastelli e carboncini, ma non c'è dubbio che il fulcro dell'esperienza stia nei colori; nei colori a olio, specificatamente. Nel gioco viene solo accennato, ma le modalità di pittura presentate, che spesso si affidano alla lavorazione delle campiture quando sono fresche (o, viceversa, asciutte) lasciano intendere che la tecnica di riferimento sia proprio quella della pittura a olio. E proprio nell'atto di colorare in sé e per sé ci si aspettava che il gioco potesse compiere un balzo in avanti, necessario e auspicabile, ma che non è arrivato.

Pronti a diventare pittori?

Le lezioni come detto sono eccellenti, ma esattamente come nell'episodio precedente la sensibilità del touch screen rappresenta un problema: i livelli di pressione non sono molti, e l'inclinazione del pennello viene applicata digitalmente. In parole povere: che voi poggiate lo stylus dritto per dritto o piegato di 45° l'effetto su schermo è lo stesso. Consci del problema, gli sviluppatori hanno inserito la possibilità di selezionare (virtualmente) l'inclinazione dello strumento, ma non bisogna essere disegnatori per capire quanto sia diverso "selezionare" una cosa del genere o metterla in pratica direttamente, sia sul piano meramente pratico, perché non consente improvvisazioni o intersezioni dirette tra diversi segni, sia su quello mimetico/emulativo, data la natura scarsamente realistica di questa opzione. Altro grosso problema tecnico sta nel ritardo, a dir poco fastidioso, che intercorre tra pressione sul touch screen e comparsa del segno su schermo. Non è un difetto che si manifesta nelle fasi iniziali del dipinto, ma dopo aver già lavorato un po' sulla tela: una volta creati vari strati di colore, l'hardware fatica a reggere l'opera e inizia a perdere qualche colpo. Il che rende praticamente impossibile farsi "trascinare" dalla pittura e perdersi nell'improvvisazione. Ribadiamo: tutti problemi che già c'erano nel precedente episodio, uscito su una console datata 2004. E proprio per questo andavano almeno limitati. Non manca naturalmente la possibilità di cimentarsi nella pittura libera, cioè svincolata da lezioni, direttive o qualsiasi altra imposizione immaginabile. Solo voi e la tela, e volendo una foto a cui fare riferimento, che si può anche scattare in prima persona. Qui potrete vedere il frutto delle lezioni, ma attenzione: come scritto quando recensimmo il primo episodio, Art Academy è un software di introduzione alla pittura, non al disegno. E in questo singolo campo è il miglior prodotto sul mercato, cosa non da poco. Per tutto il resto, rivolgetevi altrove: Colors! 3D, per disegnare e dipingere liberamente, è sicuramente più adatto. Sia per la precisione dei controlli, sia per la possibilità di creare immagini tridimensionali e per la loro condivisione online, assente in New Art Academy.

CI PIACE

  • Lezioni eccellenti, come esposizione e impostazione
  • Credibile la tavolozza per mescolare i colori
  • Sviluppo graduale della difficoltà...

NON CI PIACE

  • ... escluso un piccolo stacco centrale
  • Scarsa sensibilità del touch screen
  • Niente condivisione online delle immagini