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Il piccolo Diablo

Il paragone è azzardato e forse anche inappropriato, ma l'ispirazione per la svolta "dark" di Chillingo non può che aver avuto origine dalla grande epopea targata Blizzard

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   13/08/2012

Le scene di isteria collettiva che hanno caratterizzato il lancio di Diablo III sono ancora fresche nella memoria dei fan più sfegatati, costretti a combattere contro i messaggi di errore che i poveri e sovraccarichi server Blizzard restituivano in continuazione. Tuttavia il peggio è passato e Diablo III, con tutti i suoi pro e contro è ormai stato consegnato alla storia. Cercare di immaginare la complessità di un simile gameplay per adattarla ad un dispositivo ultramobile come uno smartphone o un tablet potrebbe davvero rappresentare un rischio incredibile, cioè quello di ritrovarsi con un clone scopiazzato e ridimensionato o, in alternativa, con un titolo fin troppo complesso e macchinoso per la pur sempre limitata interfaccia full touch. Chillingo, software house ormai da tempo nell'orbita EA, abbandonati i colori e i toni giocosi alla "Cut the Rope" ha così deciso di buttarsi nella "mischia" in maniera più adulta, presentando proprio un gioco che dalla famosa trilogia "diabolica" attinge a piene mani: Orc: Vengeance. Un titolo che giunge dunque rimodulando pesantemente il target di riferimento, strizzando l'occhio ai giocatori "hardcore" che tradizionalmente con tablet e smartphone non vanno molto d'accordo ma, soprattutto, cercando di raggiungere un punto di equilibrio nel gameplay tale da donargli una propria specificità.

Orchi assetati di vendetta

Orc: Vengeance è un'avventura con visuale isometrica completamente tridimensionale, in cui il protagonista dovrà affrontare battaglie ed enigmi fino al raggiungimento della salvezza finale. Le somiglianze con il capolavoro Blizzard finiscono esattamente qui ma, come vedremo, questo non rappresenta per forza un male. La trama del gioco si sviluppa attraverso 5 capitoli che vedono svolgersi le avventure di un possente orco; il regno di Argon è infatti in pericolo a causa della resurrezione del terribile Signore Oscuro. Come tradizione, questo cattivo mostruoso non trova niente di meglio dei poveri orchi da arruolare nelle sue legioni e, per questo motivo, provvede a schiavizzarli tutti nonché a rinchiudere nelle segrete coloro i quali non si mostrano fedeli. Una rocambolesca fuga dalle prigioni da così avvio al gioco, mentre numerosi manoscritti sparsi nei livelli aiuteranno il giocatore a capire con più dettagli l'origine del maleficio in corso.

Il piccolo Diablo

C'è qualcosa di strano in effetti in tutto il regno, visto che i morti escono dal terreno sotto forma di zombie o scheletri, ma non mancano neppure ragni enormi, pipistrelli e in generale vermi davvero poco attraenti; ovviamente ciascuna di queste "amenità" va affrontata e distrutta senza alcuna pietà. Il sistema di controllo, perfettamente riadattato, necessita di qualche momento per essere padroneggiato ma alla fine risulta piuttosto intuitivo, soprattutto per i giocatori di Diablo: il nostro orco infatti si sposta in automatico verso la posizione indicata da un singolo "tap" sullo schermo. Tenendo il dito premuto passerà invece alla "corsa a oltranza" e le singole pressioni serviranno solo a cambiarne la direzione. Ingaggiare un combattimento è altrettanto semplice, basterà infatti indicare sempre con un singolo tocco l'avversario da colpire; più interessante invece la gestione degli oggetti e delle magie, che vanno attivate tramite "gesture" specifiche. Entrando più nel dettaglio, il menu "Skills" prevede un massimo di quattro slot utilizzabili in tempo reale, dei quali soltanto due immediatamente disponibili. Ad ogni slot può essere associata o l'attivazione di una pozione (a scelta tra salute, corazza e mana) o l'esecuzione di un attacco magico. Ciascuno di essi è attivabile eseguendo uno specifico movimento, ad esempio il primo slot si attiva con un doppio tap, il secondo con uno slide, il terzo con un semicerchio e via di seguito; al giocatore è data la massima libertà di utilizzo di tali proprietà a seconda del tipo di combattimento che si prevede. Nel caso di boss battle, che avviene ad ogni fine capitolo, sarà evidentemente più pratico sistemare la pozione della salute e della corazza oltre ad almeno un efficace colpo magico a portata di mano.

Il piccolo Diablo

Orc: Vengeance prevede anche un valido sistema di esperienza, assolutamente non paragonabile a quello di Diablo ma comunque ben realizzato considerato il mezzo di gioco; le voci interessate all'aumento di livello sono attacco, difesa, bramosia e vendetta, queste ultime tipicamente "da orchi" e frutto del particolare contesto. Tutte le armi, difensive ed offensive, possono poi essere potenziate tramite le monete di gioco che si trovano sparse in giro e come premio dopo quasi ogni uccisione; l'arsenale è molto vasto, si va dalle classiche spade alle asce e lance singole e a doppia impugnatura, così come gli scudi. Si nota una certa scarsità di armi a lunga gittata ma si sa che gli Orchi preferiscono attaccare corpo a corpo. Anche l'efficacia di magie e pozioni è soggetta al potenziamento a pagamento. Un piccolo neo riguarda però la gestione delle armature: abituati al dettaglio maniacale Blizzard, è sembrato istintivo cercare una voce per la gestione non tanto dei singoli pezzi (era effettivamente troppo) ma almeno dell'intera corazza, cosa purtroppo non possibile. Resta da segnalare l'eccellente lavoro svolto dal punto di vista tecnico: giocato su iPad 2 e meglio ancora sul nuovo iPad, il titolo Chillingo lascia davvero di stucco per la qualità delle strutture tridimensionali, delle textures e delle animazioni. Certo non tutto è perfetto e si notano delle sbavature in alcune inquadrature ma il colpo d'occhio generale rimane comunque notevole. Peccato per la forse eccessiva ripetitività degli ambienti (non vengono ogni volta ricreati in maniera casuale purtroppo) e per una generale mancanza di originalità nel level design ma, in definitiva, complice anche un sonoro adeguato all'atmosfera, le promesse di eccellenza possono dirsi mantenute.

Conclusioni

Versioni testate: iPhone e iPad
Prezzo: 2,39€
Multiplayer.it
8.8
Lettori (3)
5.9
Il tuo voto

Orc: Vengeance non può certamente reggere il confronto con un mostro sacro come Diablo ma, e questo è già un grandissimo traguardo, può tranquillamente sopperire alla sua mancanza quando si è lontani dal computer principale. Una storia non troppo originale ma ben narrata, un sistema di controllo intuitivo e soprattutto le meccaniche di gioco assai care a molti fan di Blizzard, seppur semplificate, rendono il titolo Chillingo davvero imperdibile. Inoltre, il perfetto supporto di iCloud permette di continuare le partite anche su più dispositivi, un elemento che aggiunge la comodità alle altre già citate qualità.

PRO

  • Longevo ma non prolisso
  • Sistema di controllo ben calibrato
  • Ottima l'idea delle gesture per le skills
  • Tecnicamente spettacolare

CONTRO

  • Il sistema delle esperienze è buono ma non perfetto
  • Non si possono scegliere altre classi
  • Level desgin monotono