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Dolore pazzesco

Un'espansione per Trials Evolution? E a che serve con tutti quei livelli creati dalla community? Scopritelo con noi...

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   16/10/2012

Trials Evolution ha definito ulteriormente sia la qualità del team RedLynx, sia la validità di una serie che ha conosciuto con il debutto su console una autentica esplosione di successo. Tutto questo nonostante non si tratti di un gioco basato su un argomento particolarmente popolare, ovvero quel trial motociclistico che malgrado la spettacolarità e la bravura dei piloti non gode dei passaggi televisivi sulle reti più importanti o delle attenzioni della stampa sportiva.

Dolore pazzesco

Ma la formula studiata dal team finlandese, basata su un livello di difficoltà tarato in maniera straordinariamente alta per gli standard moderni capace però di offrire enormi gratificazioni in caso di successo, è stato ben accolto da un certo tipo di pubblico evidentemente non puramente di nicchia. Proprio il fatto di essere una sorta di mosca bianca in un panorama videoludico che ormai preferisce focalizzarsi sulla narrazione piuttosto che sulla sfida ha consentito a Trials Evolution di guadagnarsi le meritate luci della ribalta. Il successo di un'espansione non è però così scontato, fondamentalmente a causa del favoloso editor incluso nell'originale che ha consentito a chiunque di creare nuovi tracciati e di condividerli con la community; se già in questo modo Trials Evolution poteva considerarsi quasi infinito, e se la qualità di alcune delle opere del suddetto editor poteva benissimo rivaleggiare con quella dei game designer finlandesi, che bisogno c'è di comprare un DLC extra?

Mal di testa

Senza dubbio questa è una cosa su cui ha riflettuto anche RedLynx stessa, e infatti Origin of Pain (questo il nome dell'espansione in oggetto) offre un buon numero di contenuti ad un prezzo davvero accessibile: 400 Microsoft Points sono una cifra che lascia poco spazio alla riflessione, suggerendo l'acquisto di impulso per buona parte dei fan dell'originale. Ma Origin of Pain non ha certamente il sapore del prodotto impacchettato per far abboccare gli appassionati e portare qualche soldo in cassa; d'altra parte il peso di quasi un gigabyte del dlc fornisce un sufficiente suggerimento in merito alla mole di contenuti garantiti. Tra questi, partiamo dai 36 nuovi tracciati: si tratta di percorsi distinti ovviamente per difficoltà, che però anche per quelli etichettati come "facili" richiedono fin da subito un maggiore impegno rispetto agli analoghi del pacchetto principale. Il track design è ovviamente eccellente nella maggior parte dei casi, frutto di un'esperienza e di un livello di raffinamento ineccepibile; dove i programmatori hanno voluto "calcare la mano" è sicuramente nelle ambientazioni, ancora più estreme e assurde che in passato.

Dolore pazzesco

D'altra parte è difficile pensare diversamente quando si parla di sezioni subacquee con tanto di teletrasporti, o un mondo di giocattoli colorati con pallottolieri, cubi di Rubik e macchinine sullo sfondo, per poi passare con quello successivo ai bordi di un colosseo e via dicendo. Con un titolo traducibile come "le origini del dolore" è poi abbastanza prevedibile in che maniera i ragazzi finlandesi hanno scelto di sfogarsi. In linea di massima ci vogliono circa 2 ore per vedere tutti i tracciati e molte, molte di più per ottenere le medaglie d'oro. Ma Origin of Pain non è solo nuovi tracciati; la novità più interessante è infatti rappresentata dall'inclusione di una bici BMX, che ovviamente invece che a motore va a pedali. Il raffinato motore fisico di Trials Evolution ha consentito di delineare le differenze del nuovo mezzo ben al di là del semplice aspetto estetico: il peso e la rapidità della bici sono infatti molto differenti rispetto alle moto, e questo si risolve nella necessità di adottare un approccio ancor più preciso e attento. Ovvio che la BMX sia quindi un mezzo destinato agli esperti, e in tal senso dispiace particolarmente scoprire che non sia possibile utilizzarla nei tracciati originali del gioco, probabilmente per evitare problemi legati alle classifiche online. Il pacchetto di Origin of Pain si chiude infine con 100 nuovi oggetti per l'editor, che faranno la felicità di chi vuole ricominciare a dar sfogo alla propria creatività, e con due prove di abilità (lancio con il cannone e arrampicata) in realtà non eccessivamente divertenti. Origin of Pain è quindi un DLC che è facile da consigliare per i fan di Trials Evolution; il prezzo di 400 Microsoft Points appare infatti pienamente giustificato, e la varietà di contenuti è sufficiente sia per chi vuole rimettere le mani sull'editor, sia su chi invece preferisce limitarsi a correre e basta. I pochi livelli di difficoltà veramente elevata e la non straordinaria qualità delle prove di abilità potrebbe ridurre leggermente l'appeal per gli utenti più esperti, ma per il giocatore "medio" di Trials Evolution questa espansione è da pollice alzato.

Conclusioni

Digital Delivery: Xbox Live Arcade
Prezzo: 400 Microsoft Points
Multiplayer.it

Lettori

ND

Il tuo voto

PRO

  • Qualità del level design eccezionale
  • BMX divertente
  • Prezzo più che onesto

CONTRO

  • La bici non si può usare nei tracciati originali
  • Prove di abilità non molto riuscite
  • Pochi livelli davvero difficili