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Budino di mostri

Gli autori di uno dei puzzle entrato ormai nell'olimpo dei classici ci riprovano stavolta affidandosi a simpatiche e gelatinose creature...ma che fine ha fatto Om Nom?

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   27/12/2012

Quella della "conferma" è una delle più implacabili regole del mercato, di ogni tipo di mercato. Dopo un album, un singolo, un film, un'opera qualunque dell'ingegno umano particolarmente riuscita, l'autore vive l'angoscia della seconda volta, chiedendosi se andrà bene come all'esordio, se avrà la stessa fortuna/bravura, insomma se potrà, per l'appunto, riconfermarsi o trasformarsi definitivamente in una delle tante meteore del firmamento artistico. Il mondo dei videogiochi non fa certo eccezione, essendo tra l'altro il regno incontrastato di una miriade di sequel/prequel, a volte migliori, altre volte ben peggiori dell'originale. E dopo un fenomeno mediatico come Cut The Rope, sbarcato (giustamente) in quasi tutte le piattaforme di gioco, i ragazzi di ZeptoLab si sono trovati davanti ad un rischio davvero molto alto; a Pudding Monsters infatti spetta l'ingrato compito di non far rimpiangere ai fan il simpatico Om Nom, il piccolo draghetto sempre affamato di caramelle.

Scusi, il mio budino ha un occhio...e pure i baffi!

Per creare un nuovo contesto di gioco abbastanza originale, gli sviluppatori di Pudding Monsters potrebbero aver trovato lo spunto giusto seduti a tavola, magari proprio al momento del dessert. I protagonisti del puzzle game infatti sono dei simpatici budini dotati di un occhio, difficilmente classificabili come mostri terrificanti ma, più coerentemente, come dolci dal poco appeal gastronomico.

Budino di mostri

L'obiettivo del giocatore è quello di riunire tutti i pezzetti di mostri gelatinosi sparsi per il piano di gioco, facendoli scivolare e scontrare tra loro tramite i vari slide delle dita ma stando anche attenti a terminare la ricostruzione sopra le piastrelle contrassegnate dalle stelle. Le piastrelle stellate sono 3 e rappresentano il punteggio del livello; la ricostruzione del mostro infatti può avvenire anche senza toccare nessuna di queste mattonelle, ma in questo modo non verrà sbloccato il livello successivo. In caso di ricostruzione completa, gli occhi dell'improbabile budino assemblato diventeranno, in corrispondenza delle piastrelle con il simbolo, stellati, regalando così il punteggio massimo al giocatore. I budini possono spostarsi in orizzontale o in verticale ma se non hanno un altro pezzo di gelatina o comunque un ostacolo nella loro traiettoria, finiranno fuori dallo schema di gioco, costringendo così a riavviare la partita. E' importante quindi organizzare gli spostamenti in modo tale da mantenere sempre un margine di sicurezza lungo lo scivolamento dei vari pezzi di budino. I mostri possono ricostruirsi in tutti i modi possibili, basta infatti un contatto diretto ed ogni "porzione" animata andrà a costituire una nuova appendice; è poi possibile spostare sempre nelle due direzioni anche le fusioni parziali delle gelatine, ferma restando la regola di un ostacolo o un'altra gelatina necessaria per bloccarne la corsa. Oltre a quelli rossi, esistono altri 3 tipi di mostri gommosi, ossia i dormienti, i verdi e quelli che possiamo definire sincronizzati, marchiati da una spirale. I dormienti sono normali gelatine, che non possono però essere spostate proprio perché impegnate in una pennichella; basterà urtarli con uno dei mostri già svegli e torneranno immediatamente disponibili.

Budino di mostri

I budini verdi possono invece essere spostati ma lasciano al loro passaggio una sorta di melma dello stesso colore, utile per fermare le gelatine rosse proprio come fosse un ostacolo solido; le scie verdi di fatto costituiscono un recinto entro cui far spostare in sicurezza i morbidi protagonisti, ma al termine delle manovre necessarie gli originali budini verdi si trasformano, al contatto, in normali rossi. I mostri sincronizzati invece hanno la particolarità di muoversi tutti contemporaneamente nella stessa direzione, anche se si seleziona solo uno di loro; è importante in questo caso stare attenti nello scegliere il verso esatto di spostamento, in quanto è necessario sempre rispettare la regola dell'ostacolo presente in tutte le traiettorie, pena l'uscita dallo schema e il riavvio del livello. Ulteriori elementi di aiuto (o di disturbo se vogliamo) per la soluzione degli schemi sono gli ostacoli di ghiaccio, che si rompono dopo un solo contatto, quelli a molla, che garantiscono un rimbalzo pari ad una piastrella, e i clonatori, che al passaggio attraverso riproducono 2 o 4 gelatine trasferendole in posizioni diverse del quadro di gioco. Gli schemi finali di Pudding Monsters prevedono una difficoltà in più, perché alcune gelatine si trovano scomposte, con cioè l'occhio da una parte e il corpo molle dall'altra. Il giocatore dovrà quindi ricostruirle, applicando le stesse regole di sempre, per poi assemblarle come al solito sulle piastrelle stellate. Tecnicamente il titolo risulta carino e godibile, ma i 75 livelli compresi all'inizio si concludono, ad essere buoni, in poco più di mezz'ora. E' già previsto più di un aggiornamento gratuito, tuttavia anche se a costo minimo, non riusciamo a capire il senso di un gioco che si finisce, tra l'altro senza nemmeno grosso impegno, praticamente stando fermi in tangenziale.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0)
Terminale utilizzato: iPhone 4S
Prezzo: 0,89€(iOS) 0,76€(Android)
Multiplayer.it
6.7
Lettori (10)
6.7
Il tuo voto

Pudding Monsters, lo diciamo subito, avrebbe meritato tranquillamente almeno un punto in più di quanto poi effettivamente assegnato, sia per l'originalità sia, soprattutto, per la simpatia dei protagonisti. E' indubbio però che ci troviamo ad anni luce di distanza dalla qualità dei rompicapo presenti in Cut The Rope, vista la pressoché totale mancanza di sfida (nei primi 75 livelli non abbiamo mai usato l'indizio, disponibile in basso a destra nella schermata, e non certo perché siamo geni) e soprattutto vista la longevità classificabile tranquillamente tra il ridicolo e la truffa. Non ci sentiamo di considerare le promesse di supporto futuro una qualità del titolo, perché con questi presupposti tale proposito ci sembrava per lo meno doveroso; forse è però arrivato il momento di posticipare un po' le uscite dei giochi di questo tipo, in modo da evitare certi imbarazzanti risultati in termini di longevità.

PRO

  • Protagonisti carini
  • Divertente e originale
  • Grande supporto promesso in futuro...

CONTRO

  • ...ma al momento longevità miserrima
  • Sfida pari a zero o quasi
  • Cut The Rope è lontano anni luce